Tabacci (Cd): Imu indispensabile ma si può ritoccare

“Non credo che chi prenderà il posto di Monti archivierà l’Imu. Anzi, vedo che intorno al tema dell’Imu, più che una precisa descrizione dello stato delle cose si fa una demagogia insopportabile. Forse negli altri paesi si prescinde dal patrimonio immobiliare?”. Lo dichiara Bruno Tabacci, leader di Centro Democratico, intervenendo a Radio Anch’io. “Ora, il problema è l’applicazione. In questi anni, i Comuni hanno guardato oltre, perché tanto pensavano di poter vivere sulla finanza derivata e sui soldi che arrivavano dal governo centrale e non si preoccupavano di disturbare i loro cittadini”.

“L’Imu, com’era l’Ici – prosegue Tabacci – dovrebbe essere un’imposta federale, cioè un’imposta che pesa sul patrimonio immobiliare dove c’è, nel senso che ha una sua fisicità ed è facilmente identificabile. Allora, semmai dobbiamo chiederci come si possono rendere meno duri gli effetti dell’Imu? Si può immaginare una franchigia di 150-200 euro sulla prima casa per le abitazioni non di lusso, oppure la deducibilità dell’imposta delle spese per interessi pagati per i mutui ipotecari. Queste sono cose concrete”.