Campania, Gatto (Cd): Solidarietà sociale al centro della nostra politica
“Siamo l’unica formazione moderata e liberale che abbia avuto il coraggio di schierarsi apertamente, prima dell’esito delle urne, proprio a significare la nostra volontà di garantire la stabilità del governo, senza voler giocare su tre vie, per poi decidere di salire sul carro del vincitore. L’Italia ha bisogno di riforme che non lascino indietro nessuno. La solidarietà sociale e un maggior rispetto dei diritti fondamentali delle persone saranno al centro della nostra azione politica”. Lo ha detto Maria Gatto, candidata per Centro Democratico alla Camera dei Deputati, al magazine Caserta a Colori.
Segue il testo dell’intervista.
Avvocato Gatto, che senso dà all’impegno politico in questa fase della sua vita? Alla luce soprattutto di quel sentimento di anti – politica che, a quanto pare, pervade gran parte degli italiani.
“Vero, sono diversi anni che cerco di esprimere il mio “senso della politica” attraverso una costante “familiarizzazione” col tessuto sociale, imprenditoriale e professionale di questa Regione, ancora troppo “estranea” alla dimensione culturale europea, a cui sento di appartenere da sempre. L’illegalità e le furberie regnano sovrani! La disillusione è tantissima, il senso di estraneità alle faccende “opache” della politica da parte della comunità è profondo, sempre di più, di fronte a questa crisi ormai strutturale e recessiva il senso di disperazione prevale sulla rabbia costruttiva, aumentano i giovani laureati costretti a lasciare le loro radici per scommettere sulla capacità di accoglienza e di produttività che l’estero sembra promettere, le nostre università perdono competitività, lo stato sociale è stato annientato, l’ascensore sociale sembra essere accessibile soltanto e di più all’alta finanza e al mondo dei baroni, delle lobby, non è garantito il diritto alla salute, meno ancora quello di diventare mamma, rimane una scommessa improbabile il raggiungimento del cosiddetto tetto di cristallo da parte delle donne in carriera, pur diligenti e brillanti. Abbiamo bisogno di risanare i nostri territori, di rendere le nostre città ispiratrici di cultura, dobbiamo risanare le nostre piccole e medie imprese, reinventare il nostro modo di relazionarci al futuro. Ecco perché voglio continuare ad impegnarmi, oggi più che mai, in una quotidiana azione politica propulsiva, che non sia legata a forme di “ristoro” personalistico, ma per restituire fiducia a una comunità caduta nell’oblìo. Tutti insieme dobbiamo garantire ai nostri figli una vita dignitosa e la certezza che un domani migliore sarà possibile, se loro stessi, posti nelle migliori condizioni di farlo, si sforzeranno di renderlo tale.
Lei appartiene a quella grande famiglia di ex dirigenti del Pd che, non condividendo la linea politica locale degli ultimi anni, ha preferito fare scelte diverse sempre nell’orbita politica del centro – sinistra. A riprova di ciò la sua candidatura tra le fila di Centro Democratico. Cosa si intende con l’espressione “rappresentiamo il centro del centro – sinistra”, usata da diversi rappresentanti della lista per cui è candidata?
“Il Pd nasceva con grandiose ambizioni riformiste, per poi inciampare nell’assurda corsa “solitaria” di Veltroni verso la c.d. “vocazione maggioritaria” (utopistica e maldestra), che lo condusse a scartare l’alleanza con i socialisti per prediligere uno spurio accordo, meramente elettorale, con i giustizialisti di Di Pietro e i radicali di Pannella. Ho seguito i Liberi Democratici nel dicembre 2009, poi ApI, dopo aver promosso la nascita del gruppo Riformisti e Democratici europei, poiché mi sentivo, e mi sento, più vicina ai valori del Partito Democratico Europeo, autenticamente riformista e liberale, che non a quelli del Partito Socialista Europeo, soggiogato dal conservatorismo di una anacronistica lotta sindacale, spesso a difesa dei già occupati, dei già garantiti, piuttosto che dei giovani inoccupati e di chi resta indietro. Il centro del centro-sinistra vuole essere la finestra aperta tra moderati riformatori e progressisti riformisti, perché il clericalismo ceda il passo alle riforme coraggiose verso la modernità, perché il merito torni a regnare nelle scelte delle classi dirigenti di ogni sfera della nostra società, non solo politica”.
Nell’auspicata e probabilissima ipotesi in cui Centro Democratico dovesse trovare rappresentanza in Parlamento, quali sono le priorità di cui si farà portavoce a tutela delle diverse emergenze di Terra di Lavoro?
“Mi batterò tenacemente contro ogni forma di “corruzione”, a ogni livello. Lotterò per una immediata riqualificazione ambientale delle nostre terre, una volta costituenti la cosiddetta Campania Felix, per il rilancio dei nostri “tesori enogastronomici”; lotterò per la bonifica del nostro litorale, risorsa strutturale preziosissima, che può restituirci quella vocazione turistica ormai perduta e creare un circuito di nuova occupazione; proporrò una politica fiscale agevolata per le imprese casertane che investano in ricerca e innovazione, coinvolgendo le Università nella loro attività, promuovendo stages di formazione gratuiti agli studenti, perché entrino nel mondo del lavoro con una marcia in più e con la certezza di poter contribuire da protagonisti allo sviluppo del Paese. Cercherò di mettere al centro dell’agenda programmatica di CD una azione di recupero dei tesori sotrico-artistici ereditati da Terra di lavoro, a partire, innanzitutto, dal Real Sito di Carditello, con l’auspicio che anche l’asta fissata a giugno prossimo vada deserta. Ciò intendo fare mettendo in rete gli enormi passi già realizzati dall’associazione Forum Agenda 21 con azioni che proporremo insieme a valentissimi professionisti campani.”
Non si è ancora andati al voto e già vi è un gran parlare di alleanze. Come vedrebbe un’alleanza post voto tra il centrosinistra e le forze politiche rappresentate dal prof. Mario Monti?
“Centro Democratico è la lista civica di centro a sostegno di Bersani. Siamo l’unica formazione moderata e liberale che abbia avuto il coraggio di schierarsi apertamente, prima dell’esito delle urne, proprio a significare la nostra volontà di garantire la stabilità del governo, senza voler giocare su tre vie, per poi decidere di salire sul carro del vincitore. L’Italia ha bisogno di riforme che non lascino indietro nessuno. La solidarietà sociale e un maggior rispetto dei diritti fondamentali delle persone saranno al centro della nostra azione politica. Un accordo con il Prof. Monti potrebbe avere ad oggetto solo specifiche riforme. Il Paese potrebbe sopportare un “Governo di Unità Nazionale” soltanto se concentrato su poche riforme istituzionali (Legge elettorale, riduzione parlamentari)”
Prima di lasciarla, gradiremmo un paio di battute su quello che augura al nostro Paese Italia e sul se ritiene che le istituzioni e la società civile abbiamo realmente bisogno di quel tanto decantato rinnovamento, nelle sue più varie accezioni.
“Auguro all’Italia di ritrovare la capacità di scommettere sui suoi giovanissimi e sulle sue donne, restituendo al merito il ruolo centrale che in ogni Paese moderno avrebbe. Auguro agli italiani una migliore classe dirigente, capace di dedicarsi alle soluzioni dei loro strutturali e devastanti problemi con maggiore capacità tecnica, ma senza dimenticare che ogni nostro piccolo pensiero, ogni nostro piccolo gesto, per essere percepito come “grande”, anche nei suoi risultati, ha bisogno altresì di tanta passione. Auguro agli elettori la voglia di partecipare da protagonisti, andando ad esercitare sempre il proprio diritto, cercando di esprimere innanzitutto in voto “giusto”, dedico ai giovani un messaggio di speranza e una citazione di Alan Kay: “Non preoccuparti di ciò che sta facendo qualcun altro. Il modo migliore per predire il futuro è inventarlo”.