Liguria, Albanese (Cd): Rivedere la soppressione dei tribunali
“La soppressione di 30 tribunali in tutta Italia decisa dal ministro Severino determina una riduzione marginale dei costi, mentre aumenta il rischio di prolificazione della microcriminalità in molti territori di cintura o decentrati rispetto alle grandi città”. Lo afferma Argia Valeria Albanese, candidata alla Camera in Liguria e Piemonte 2, che ha incontrato a Genova una rappresentanza dei lavoratori del Pubblico Impiego, settore Giustizia.
“La chiusura di questo o quel tribunale è il frutto di un’operazione di tagli lineari fatti a tavolino dal governo Monti – dice Albanese – non si è tenuto conto, per esempio, che la soppressione di tribunali in zone “calde” del Mezzogiorno comporta anche la cancellazione di importanti presidi di legalità e di sicurezza per gli abitanti. Analizzando invece dati puramente economici, pensiamo a cosa comporterà la chiusura di otto tribunali in Piemonte in termini di conseguenti spese di trasferimento. Oppure pensiamo alla chiusura del tribunale di Chiavari, per cui di recente sono stati spesi 14 milioni nella costruzione di nuovi locali”.
“Per Sanremo – dice Albanese – basta guardare i dati numerici per capire quanto la decisione sia da rivedere: nel territorio della città dei Fiori risiede il doppio della popolazione del capoluogo e il carico di procedimenti, tra penali e civili, è oltre il quadruplo rispetto a quello di Imperia. Anche in base a questi pochi esempi, risulta evidente che il prossimo Parlamento debba chiedere al Governo una moratoria di almeno un anno nell’applicazione del provvedimento varato dal governo Monti di razionalizzazione delle strutture giudiziarie, per rivedere, alla luce di criteri più oggettivi, la soppressione di alcune sedi giudiziarie. Centro Democratico si impegnerà per questa revisione”.