Tabacci: No al voto, serve governo del cambiamento. Berlusconi pensa a sé e non al Paese
“Anche dal comizio di Bari emerge quello che si è visto in questi 50 giorni: Berlusconi continua a dare l’impressione di essere più preoccupato dei suoi processi che dell’interesse del Paese”. E’ quanto afferma in una nota Bruno Tabacci, leader del Centro Democratico.
“Per cui è difficile non comprendere tutte le perplessità di Bersani. Anche di fronte al prossimo appuntamento dell’elezione del nuovo capo dello Stato, per il quale sarebbe giusto trovare una soluzione non ostile a una parte politica ed è anzi necessario fare ogni sforzo per mettere insieme un ampio schieramento intorno ad un nome condiviso, ogni attenzione di Berlusconi sembra rivolta a trovare, per il tramite del futuro inquilino del Colle, il via ad un percorso che gli consenta di ottenere qualche scappatoia per le sue vicende giudiziarie. Scappatoie che non possono che essere del tutto impraticabili”.
“Altra soluzione che far prevalere gli interessi del Paese e far nascere un governo del cambiamento, dunque, non esiste – conclude Tabacci – anche perché andare a votare ora sarebbe comunque una pessima idea: il ritorno alle urne con questa legge elettorale equivale a impiccarci ad uno stallo senza speranza”.