Stadio Prato, Russo (Cd): Non buttiamo soldi pubblici, seguiamo esempio Teramo

“Garantire alla nostra squadra e ai nostri tifosi uno stadio agibile, sicuro e di qualità è senza dubbio una questione da affrontare rapidamente. Questo non significa, però, che Prato abbia bisogno di uno stadio nuovo né che i cittadini, tramite il Comune, debbano farsi carico di tutte le spese di costruzione o ristrutturazione. In Italia, esistono modelli virtuosi che anche la nostra città potrebbe seguire, garantendo così massima sicurezza all’utenza, differenziando l’offerta di una struttura che può e deve vivere oltre il calcio, più della sola domenica pomeriggio”. Così Rudi Russo, consigliere regionale di Centro Democratico, si inserisce nel dibattito sull’eventuale costruzione di un nuovo stadio a Chiesanuova.

“Un esempio su tutti, quello di Teramo”, spiega Russo. “A Teramo lo stadio è di proprietà del Comune ma è stato affidato in gestione per trent’anni al costruttore, che lo affitta al Teramo Calcio per 150 mila euro all’anno e che è stato reso modulabile fino a raggiungere i 13mila posti. Lo stadio di Teramo è così diventato un luogo anche per eventi extracalcistici come i concerti di Jovanotti, Vasco Rossi, Ferro e Pausini, per citarne alcuni. Inoltre all’interno della struttura sono presenti varie attività commerciali. Così c’è un beneficio per il costruttore, la Società e non ultimi i cittadini che fruiscono di uno spazio “.

“Insomma, buttare soldi pubblici in un nuovo stadio a Chiesanuova non serve, per di più ben poco ambizioso con 5800 posti che relegherebbero il Calcio Prato ad un destino di Lega Pro, visto che ad oggi sono insufficienti per la serie B”, conclude Russo. “Se non bastasse, 3.8 milioni di euro per il nuovo stadio rappresentano una spesa insopportabile e difficile da spiegare in questi tempi di crisi. La ristrutturazione dello stadio esistente invece, se affidata ad un gestore con la possibilità per questo di trarne profitto dalla gestione, potrebbe significare avere finalmente un impianto sicuro e multifunzionale”.