Tabacci: Burocrazia condiziona politica, il Parlamento intervenga
“Negli ultimi anni c’è stata una crescita abnorme del potere di strutture e di personaggi dell’alta burocrazia che sono nati all’ombra della politica e hanno poi finito per condizionarla, tanto più quanto più la politica rivelava la propria impotenza”. E’ quanto afferma il leader del Centro Democratico Bruno Tabacci in un’intervista al direttore di Firstonline, Franco Locatelli.
“Tutto questo deve cambiare – ammonisce Tabacci – anche se mi sembra di scorgere qualche segnale positivo soprattutto all’Economia dove l’arrivo di un ministro come Fabrizio Saccomanni che viene dalla Banca d’Italia ha già permesso di recuperare energie professionali preziose. Ma sul riposizionamento della burocrazia all’insegna della qualità e della terzietà è ora che il Parlamento faccia sentire la sua voce”.
“Sto studiando un’iniziativa per promuovere da subito un’indagine conoscitiva per arrivare presto alla ridefinizione delle regole del gioco. Vedo molta opacità. Senza fare improprie generalizzazioni – conclude il leader di Centro Democratico – nell’alta burocrazia sono aumentate le retribuzioni e i compensi ma è diminuita la qualità. Ma deve finire anche lo strapotere sui ministeri di quella consorteria che è ormai diventato il Consiglio di Stato”.