Toscana, Russo (Cd): Più personale socio-sanitario nei penitenziari. Chincarini: Riforma necessaria

“E’ necessario implementare la presenza del personale sociosanitario delle Asl nelle carceri della Toscana e sgravare così il personale di polizia penitenziaria di un compito che non è di sua stretta competenza e che troppo spesso determina gravi contraccolpi sulla salute dei lavoratori dei nostri istituti”. Lo ha dichiarato, intervenendo questa mattina in aula nel corso della seduta del Consiglio regionale straordinario sulle carceri, Rudi Russo, Consigliere di Centro Democratico, che ha sollecitato la Giunta a dare attuazione alla mozione 405 in merito alla necessità di un incremento dell’assisstenza sanitaria e psicologica nelle strutture detentive toscana.

“Troppo spesso nelle nostre carceri si registra assenza di personale che possa offrire servizi socio-sanitari adeguati”, ha spiegato Russo. “Così gli agenti sono costretti a sopperire a queste carenze ma, non avendo le competenze necessarie, il risultato è un pessimo servizio per i detenuti e preoccupanti ricadute per il personale. Se, infatti, si è registrato un aumento di episodi violenti, di autolesionismo e di suicidio tra i detenuti, non possiamo ignorare il crescente stress lavorativo cui sono sottoposti gli agenti, costretti non solo a dover gestire un numero di detenuti superiore alle proprie possibilità, ma anche a dover implementare le loro regolari prestazioni. Il tutto finisce per degenerare in uno stato di aumentato rischio di malattie e di sovraffaticamento psico-fisico che ha portato anche alcuni agenti a togliersi la vita”.

“La Giunta non ha ancora fornito risposte pienamente soddisfacenti, non avendo esplicitamente previsto un aumento delle unità di personale qualificato da impiegare ai fini dell’assistenza psicologica, ma rimandando semplicemente al ruolo centrale della formazione del personale già assegnato “, ha concluso Russo. “La formazione è sicuramente un importante punto su cui fare leva ma solo se è supplementare alla presenza di più personale professionalmente qualificato”.

“Nel nostro Paese – commenta Maria Luisa Chincarini, capogruppo di Centro Democratico in Consiglio regionale – non sarà possibile risolvere l’emergenza carceri finché non sarà messa seriamente mano a una riforma del nostro sistema giudiziario che ne consenta un effettivo snellimento nelle pratiche e nei tempi. Un dato su tutti spiega perché questo è tanto importante: nel nostro Paese, e la Toscana non si discosta dalla media nazionale, il 40% della popolazione carceraria è in attesa di giudizio”.