Riforme, Tabacci in Aula: Scegliere modello parlamentare, ma no a schemi da Seconda Repubblica
“E’ il momento di uscire dall’ambiguità e dagli eccessi di furbizia e di parlare chiaro al Paese: o si sceglie il modello parlamentare tedesco, o il presidenzialismo all’americana, o il semipresidenzialismo alla francese”. Lo ha detto il leader del Centro Democratico Bruno Tabacci nel corso del suo intervento alla Camera sulle mozioni per l’avvio dell’iter delle riforme costituzionali.
“Personalmente preferisco il primo – ha proseguito Tabacci – ma possono andare bene anche il secondo o il terzo. L’importante è evitare di innestare pezzi dell’uno su pezzi dell’altro facendo confusione come si è fatto finora nella Seconda Repubblica. Soprattutto l’esempio da evitare è quello dei governatori delle Regioni che di fatto con il loro strapotere umiliano le assemblee elettive, o del sindaco: quelli sono schemi più vicini alla Russia di Putin non altezza delle democrazie evolute dove i contrappesi hanno un ruolo determinante”.
“Mi auguro comunque – ha concluso – che il Parlamento con la mozione di oggi più che impegnare il governo assuma un impegno serio per se stesso davanti al Paese”.