Toscana, Chincarini (CD): Inappropriato patrocinio Regione a Convegno su sviluppo rurale
“Esprimo sorpresa, sconcerto e un profondo disappunto”. Con queste parole, Maria Luisa Chincarini, capogruppo di Centro Democratico in consiglio regionale della Toscana e membro della Commissione d’inchiesta sul Forteto, commenta il volantino di un convegno sulle tecniche agricole legate al forno a legna e alle produzioni casearie che si è svolto questa mattina proprio presso la Cooperativa Il Forteto, a Vicchio, dove appare, tra gli altri, anche il logo della Regione Toscana. “La quarta di copertina del volantino – spiega Chincarini – riporta i loghi dei tanti soggetti patrocinanti l’iniziativa, tra i quali spiccano lo Stato Italiano, l’Università degli Studi di Firenze e, addirittura, il Pegaso alato della Regione”.
“Rimarcando la non opportunità delle altre istituzioni nel voler patrocinare una simile iniziativa, a partire dall’Unievrsità che dovrebbe essere informata su quanto accade nella nostra Regione, credo che, se l’utilizzo del logo della Regione è stato effettivamente e scientemente autorizzato – prosegue Chincarini – siamo dinanzi a una grave disattenzione che lede l’Istituzione regionale e il lavoro profuso in questi mesi dalla Commissione d’inchiesta per far luce sugli scandali e sugli abusi che si sono perpetrati per anni a danni di numerosi minori e che oggi vedono imputati il fondatore stesso del Forteto, Rodolfo Fiesoli, e altri ventidue membri della comunità”.
“Lo abbiamo detto spesso: non si deve fare di tutta l’erba un fascio e confondere gli orrori della Comunità con il lavoro, spesso di qualità, della Cooperativa – aggiunge la Capogruppo – ma un impegno così diretto della Regione Toscana appare quanto meno poco coerente”.
“Adesso è quanto mai urgente far luce sulle dinamiche che hanno determinato l’assegnazione di questo patrocinio e sui suoi eventuali costi”, conclude Chincarini. “Se, infatti, il patrocinio fosse confermato ci ritroveremmo dinanzi a un fatto gravissimo: da un lato la Regione Toscana si costituisce parte civile contro il Forteto e allo stesso tempo continua ad affiancare la propria immagine a iniziative legate a quella comunità. Una dicotomia di comportamento inaccettabile, sulla quale pretendiamo immediata chiarezza e maggiore attenzione per il futuro”.