Sardegna, CD: No a soglie minime di sbarramento per il Consiglio regionale
Il CD Sardegna dice no alle proposte sulle legge elettorale che prevedono in particolare l’introduzione di soglie minime di sbarramento per l’accesso al Consiglio regionale (si prospetterebbe un 3% da raggiungere per quelle forze politiche che fanno parte di una coalizione). “La coalizione di centro sinistra ha assunto, unanimemente, un impegno: il sostegno e l’approvazione della riforma della legge elettorale in Consiglio regionale – scrive il deputato e coordinatore regionale, Roberto Capelli – che contenga la doppia preferenza di genere, l’abolizione del listino, la salvaguardia degli attuali collegi elettorali, nessuna soglia di sbarramento per le liste in coalizione e la garanzia che non venga sforato il numero dei sessanta consiglieri che comporranno il prossimo Consiglio”.
“A tal fine – dice Capelli – suggerirei che, se qualche forza politica dovesse proporre emendamenti, o voti segreti, in contrasto con i principi sopra esposti, i rappresentanti del centro sinistra in Consiglio regionale non partecipino al voto rendendo così palesi le responsabilità politiche, e sociali, di eventuali scelte conservatrici. Se tale impegno non verrà mantenuto il Centro Democratico Sardegna si riterrà svincolato da qualsiasi percorso di coalizione, in particolare con il Pd”.