Costi politica, Capelli: Dopo Governo, anche Parlamento tagli indennità di carica
Abolire le indennità aggiuntive dei parlamentari componenti degli uffici di presidenza di Camera e Senato, dei presidenti e vice delle Commissioni permanenti, delle Commissioni bicamerali e d’inchiesta, e per i presidenti e vice dei gruppi parlamentari. E introdurre un tetto massimo del 10% in più di indennità rispetto all’indennità di base per i presidenti di Camera e Senato. E’ questo il senso della proposta di legge presentata da Roberto Capelli, deputato del Centro Democratico, alla Camera. Una proposta che al momento ha raccolto le firme degli altri deputati del movimento guidato da Bruno Tabacci, Nello Formisano e Carmelo Lo Monte, e dell’on. Vincenza Labriola ex M5S ora iscritta al Gruppo Misto, Vanna Iori del Pd, Gian Luigi Gigli e Mario Sberna di Scelta Civica.
“Il governo Letta – spiega Capelli – ha avuto il merito, appena insediatosi, di stabilire il divieto di cumulo dello stipendio con l’indennità di parlamentare per i ministri, i viceministri e i sottosegretari. Mi aspettavo che anche le Camere assumessero un’iniziativa analoga. E invece di taglio dei costi della politica non si parla più. Ma il problema rimane, perché per i cittadini la crisi continua ad essere durissima. Mi auguro che in un soprassalto di coscienza anche il Parlamento approvi quanto prima la mia proposta”.