Berlusconi, Formisano: Se richiesta, grazia solo per pena principale
“Dal momento che sono gia’ cominciate le interpretazioni ‘ad personam’ credo sia utile una lettura asettica del messaggio del Capo dello Stato che evidenzi i passi piu’ importanti e le indicazioni piu’ significative. Il Presidente ricorda ancora una volta che il problema essenziale con cui il Governo e i partiti devono misurarsi e’ il rilancio dell’economia e dell’occupazione anche per cogliere le possibilita’ di ripresa delineatesi a livello internazionale ed europeo, nonche’ le riforme istituzionali e la modifica della legge elettorale. Alla luce di tale premessa, bolla come arbitrarie e impraticabili le ipotesi di scioglimento delle Camere in contrapposizione alla sentenza di condanna di Berlusconi”. A scriverlo oggi, sul quotidiano on line www.moderatiriformisti.it, e’ Nello Formisano, vicepresidente di Centro Democratico e capogruppo alla Camera del partito guidato da Bruno Tabacci.
“Il Colle richiama il dovere di prendere atto di una sentenza definitiva e di riconoscere la funzione essenziale di controllo della legalita’ che spetta alla magistratura e denuncia come inaccettabili ‘ventilate forme di ritorsione ai danni del funzionamento delle istituzioni democratiche’. Sulla valutazione di una eventuale domanda di grazia nel messaggio non c’e’ alcuna anticipazione. Sarebbe arbitrario – sottolinea – attribuire un significato a tale silenzio. L’unico punto fermo e’ che un eventuale atto di clemenza individuale andrebbe a incidere ‘sull’esecuzione della pena principale’. Il che significa, senza alcun fraintendimento, che le pene accessorie e, in particolare, l’interdizione dai pubblici uffici sarebbero fuori dal perimetro di un eventuale provvedimento presidenziale”, aggiunge Formisano.