Basilicata, Florio(CD): Su disoccupazione è presto per parlare di inversione di tendenza
“Attenzione a scambiare la piccola ‘tregua statistica’ concessa alla disoccupazione lucana nei primi sei mesi dell’anno, con una positiva inversione di tendenza, soprattutto perché da noi e in tutto il Sud ormai un giovane (15-24 anni) su due è senza lavoro e per le donne si supera il tetto record del 51 per cento”. E’ il commento della dirigente regionale del Centro Democratico, Rossana Florio, al rapporto Istat sullo stato dell’occupazione e della disoccupazione in Italia al secondo trimestre 2013 che, per la Basilicata, contiene un calo del tasso di disoccupazione (15,1 per cento secondo trimestre 2013 rispetto al 15,4 per cento secondo trimestre 2012) e del numero di persone in cerca di occupazione (32mila a fronte di 34mila)”.
“La conferma della drammaticità della situazione occupazionale – aggiunge – è nei dati relativi al tasso di occupazione che nella nostra regione passa dal 47,2 per cento del II trimestre 2012 al 46,4per cento del II trimestre di quest’anno e nel tasso di attività anch’esso in calo (dal 55,9 per cento al 54,7 per cento)”.
“Sono cifre – sottolinea l’esponente di Cd – che solo parzialmente danno l’idea di un mercato regionale del lavoro che risente fortemente della precarietà, della diffusa tendenza al ricorso al rapporto di lavoro a tempo determinato, del lavoro nero e del fenomeno dei Neet, quanti, soprattutto giovani, non studiano più e rinunciano a cercare un lavoro. Insieme al pieno sostegno alla proposta di Piano straordinario regionale per il lavoro, presentato da Cgil, Cisl, Uil, alla vigilanza sulle assunzioni per le attività petrolifere e all’incoraggiamento all’attività della Giunta che sta accelerando i programmi di spesa de fondi comunitari finalizzati all’occupazione e al superamento del precariato – dice la dirigente di CD – diventa prioritario adeguare i servizi dei Centri per l’impiego oltre che di orientamento-consulenza anche per attrarre i giovani che hanno perso ogni fiducia nel collocamento pubblico e si rivolgono quasi esclusivamente alle agenzie di lavoro interinale”.