Basilicata, Benedetto (CD): Lo sviluppo lucano con azioni sinergiche
Lavoro, petrolio, ambiente e trasparenza. Ecco in quattro punti il programma di Nicola Benedetto, esponente del Centro Democratico, assessore all’Agricoltura e candidato alle primarie del centrosinistra in Basilicata, illustrati da “Il Quotidiano”.
LAVORO – Guai a rinunciare alle responsabilità politiche ed istituzionali. Lo ha detto più volte Nicola Benedetto in qualità di assessore all’Agricoltura. «La prossima legislatura – disse poco tempo fa – regionale risulterà determinante per le nostre popolazioni e i nostri territori essenzialmente per effetto di due fattori: la nuova programmazione dei fondi europei – in agricoltura coincide con la nuova Pac; la svolta da imprimere nella gestione delle risorse petrolifere, gas e rinnovabili. C’è bisogno di una nuova mentalità di sistema che metta insieme disponibilità e impegno non solo della Regione ma di tutti i soggetti sociali in campo che hanno necessità, prioritariamente, di ritrovare unità e sinergia». Non solo Regione quindi ma un lavoro “di gruppo” per rilanciare l’occupazione lucana.
PETROLIO– C’è da fare definitivamente i conti con il petrolio e questo Benedetto lo sa bene: «Credo che non ci sia prezzo per il sacrificio ambientale che il nostro territorio e le nostre popolazioni sono costrette a subire per il contributo della Basilicata ai fabbisogni energetici nazionali attraverso i propri pozzi di petrolio. E se è vero che il petrolio della Val d’Agri è “un bene comune” dell’intera regione, al pari dell’acqua e di ogni altra risorsa naturale, tutti gli abitanti, indistintamente, devono poter conseguire vantaggi, non solo compensativi rispetto alla sostenibilità ambientale effettiva delle attività d’estrazione, ma anche in prospettiva futura come investimento in un percorso comune di sviluppo che abbia ricadute concrete, e quanto più ampie possibili ».
AMBIENTE– «L’obiettivo per me è quello di adeguare le politiche ambientali regionali, approfondire ed emendare il ddl della Giunta sulla nuova Arpab, individuare strumenti e azioni che vadano bene in tutte le situazioni di tutela e salvaguardia dell’ambiente, del territorio e della salute dei cittadini, pur riconoscendo in alcuni casi specificità e quindi differenti soluzioni». Così parlava Benedetto in una dichiarazione risalente al 2012. In termini di tutela ambientale Benedetto è sostenitore della responsabilità come Regione. In termini ambientali questo si dovrebbe tradurre in maggiore chiarezza e trasparenza sulle fonti inquinanti nella Val d’Agri e soprattutto con un piano di azione che coinvolga su più livelli sia la Regione che i Comuni.
TRASPARENZA – Stando a quello che dicono all’interno di Centro Democratico, il codice etico risulterebbe ancora più stringente rispetto a quello del Pd. Eppure all’interno di rimborsopoli ci è finito anche l’assessore. Forse è per questo che sulla trasparenza e il resto non si va oltre il laconico «recupero della fiducia per le istituzioni». In ogni caso questo è forse uno dei fronti di sfida più importanti ma continua a restare in secondo piano.