Sassari, Piana (CD): Fermare mega appalto su servizi sanitari Asl 1
“Chiediamo a tutti i candidatiti alle Primarie del centrosinistra di intervenire pesantemente contro l’appalto per i servizi sanitari ospedalieri della Asl di Sassari, partorito dalla gestione del centrodestra, e ai consiglieri regionali di chiedere all’assessore regionale alla Sanità di bloccare definitivamente quest’appalto che, secondo noi sancisce il fallimento della gestione della sanità sassarese da parte del centrodestra e della sua dirigenza nella Asl 1”. Così in una lettera-appello Tore Piana, coordinatore del gruppo sanità del Centro Democratico di Sassari, che sottolinea come gli alti costi di partecipazione alla gara (il 18 settembre è prevista l’apertura delle buste) escluderebbero le aziende regionali.
“La nostra contrarietà all’appalto – spiega l’esponente del Centro Democratico Sardegna – deriva dal fatto che in uno stesso bando si affidano ad un unico fornitore i servizi di assistenza ospedaliera, i servizi di pulizia e i servizi di gestione dei rifiuti speciali ospedalieri. Si tratta di un mega appalto per complessivi 75 milioni di euro più Iva in sei anni”.
“La cosa che più ci spaventa di quest’appalto è la possibilità che interi reparti dell’Azienda Asl di Sassari vengano gestiti dal privato, questi reparti sono la Lungodegenza e la Geriatria di Sassari e le Medicine di Alghero e Ozieri. Reparti delicati – dice Tore Piana – dove spesso troviamo ricoverati anziani, dunque pazienti fragili e cronici che vengono cosi dati in pasto al privato, il quale potrebbe aggiudicarsi la possibilità di gestire tutta l’assistenza infermieristica e socio-sanitaria, in pratica tutta l’assistenza alla persona, che invece per costituzione e mission devono continuare ad erogare le Aziende Sanitarie Locali. Non possiamo accettare che il privato entri nel pubblico e gestisca Infermieri ed operatori socio sanitari”.
“Vorremo capire chi e quale organo politico-burocratico ha deciso tutto ciò solamente perché pensa (ma i costi saranno sicuramente più elevati del 20%) che un infermiere di una cooperativa sia una fonte di risparmio, come aggiramento di malattie, 104, ferie ecc. La verità – conclude Piana – è diversa: l’esternalizzazione degli infermieri e degli Oss è utile per documentare la diminuzione apparente dei costi fissi della sanità. Mentre solo con una buona gestione del personale all’interno degli ospedali si possono raggiungere quegli obiettivi che ogni anno le regioni pongono alle direzioni generali delle Asl e cioè abbattimento delle liste d’attesa”.