Fisco, Capelli: Basta agevolazioni per fondazioni bancarie, Saccomanni intervenga
“Anche le fondazioni bancarie devono dare il loro contributo al Paese per trovare la via d’uscita dalla crisi. In una situazione di emergenza per i conti pubblici come quella attuale, con l’Unione Europea che ormai quotidianamente ci ricorda che siamo sotto osservazione, non possiamo permetterci “sancta sanctorum” inviolabili”. Lo dichiara Roberto Capelli, deputato del Centro Democratico guidato da Bruno Tabacci, che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta alla Camera rivolta al ministro Saccomanni per chiedere che il governo assoggetti a fiscalità ordinaria le fondazioni bancarie.
“In Italia esistono 89 fondazioni bancarie che nel complesso detengono un patrimonio di 58 miliardi di euro e una capitalizzazione finanziaria di 150 miliardi. Si tratta di cifre enormi. Che credo sia giunto il momento che inizino a pagare le tasse come qualsiasi impresa, dal momento che la stragrande maggioranza al di là della natura non commerciale indicata negli statuti, continua ad essere strettamente interconnessa con l’attività degli istituti bancari di riferimento. Non è possibile che lo Stato debba fare una fatica di Sisifo per trovare un miliardo per rifinanziare la cassa integrazione, ad esempio, e che si continuino a chiedere sacrifici a cittadini e imprese ordinarie, mentre altre realtà economiche ben più floride come le fondazioni bancarie godono di ampi privilegi fiscali. Se bisogna tirare la cinghia – conclude Capelli – devono farlo tutti, a cominciare da chi ha di più”.