Governo, dalla Festa Cd torna l’idea dell’esecutivo ‘di scopo’
Un governo di scopo per riformare la legge elettorale e varare la legge di stabilita’. Due punti essenziali e una maggioranza alternativa alle larghe intese che pare gia’ pronta un attimo dopo l’annuncio del segretario Angelino Alfano del ritiro dall’esecutivo della delegazione del Pdl. A Torre del Greco, nel corso della prima Festa nazionale di Centro democratico, si ritrovano Guglielmo Epifani, Nichi Vendola, Bruno Tabacci e Andrea Romano. E tutti si ritrovano sui due punti programmatici. E’ la “risposta forte” che invoca Vendola di fronte all”azione di sfascio” che vede Epifani. E Tabacci vede da subito la necesita’ di un nuovo governo per la legge di stabilita’ “senza la quale l’Italia va in bancarotta”. E’ quel “quadro desolante di ritorno all’instabilita'” che si presentera’ agli investitori a preoccupare Epifani, che pero’ invita Enrico Letta a presentarsi in Parlamento, “e poi accada quel che deve accadere”.
La riforma della legge elettorale diventa un “passaggio obbligato” per Epifani, ma prima viene la ricerca di una nuova maggioranza che per Vendola e’ l’unica via per “chiudere un’alleanza con il ‘caimano’ che ha trascinato l’Italia in una palude”. Il dibattito, programmato ben prima che la situazione precipitasse, si conclude rapidamente, con i leader di Sel e del Pd che lasciano in fretta il palco di Torre del Greco.
E la giornata, per Centro Democratico, rappresenta una nuova “foto di Vasto”. “Quella era monca – spiega il vice presidente Nello Formisano – A Torre del Greco si completa con Scelta Civica e Centro Democratico. E da qui puo’ partire una proposta di governo seria e credibile, sicuramente alternativa a un modo di concepire le istituzioni, in cui si dispone dei parlamentari come se si disponesse di propri dipendenti”.