Bologna, CD: Forti perplessità su modello governance nuova Asp unica
“Il Centro Democratico della provincia di Bologna nutre forti perplessità sul modello di governance, che si va delineando, della nuova ASP unica”. Lo afferma in una nota Antonello de Oto, coordinatore provinciale di CD Bologna, riprendendo le posizioni evidenziate in Commissione dal consigliere capogruppo in Comune a Bologna, Pasquale Caviano.
“Se lo Statuto finirà per prevedere un uomo solo al comando – afferma De Oto – noi valuteremo il da farsi. Non si può gestire un colosso di tali dimensioni e con tale accorpamento di funzioni per mezzo di un amministratore unico. Mentre si persegue l’interesse pubblico razionalizzando i centri di spesa e riducendo giustamente gli emolumenti previsti per le funzioni politiche e di gestione, non si può non prevedere un meccanismo co-decisionale minimo che impedisca la creazione de facto di una sorta di “dictator”.
“Non è una scelta che sta con il corredo genetico del centro-sinistra. Il varo di un Cda minimo a tre, ora non previsto dal capo II dell’attuale Bozza di Statuto, Cda che, beninteso, non preveda alcun emolumento erogato ai componenti, consentirebbe di risparmiare e contemporaneamente di non privarsi di quel minimo di dialettica interna che nella gestione di strutture complesse non dovrebbe venire mai meno”, conclude De Oto.