Toscana – Sanità, Chincarini: Si comprano F35 e nostre ambulanze cadono a pezzi
“In un Paese che pensa di continuare a tagliare su sanità, volontariato e servizi di prima assistenza, e preferisce comprare mezzi da guerra, F35 e a dare sostegno alle banche, la gente continua a morire sui mezzi di soccorso, in uno stillicidio che ha macchiato le cronache e le coscienze di tutti troppo spesso, negli ultimi mesi”. Lo dichiara, in una nota, la Capogruppo di Centro Democratico e Segretario della IV Commissione Sanità del Consiglio Regionale della Toscana, Maria Luisa Chincarini, alla notizia della morte di una bimba di soli otto mesi avvenuta questa notte in Versilia. “Esprimo, a nome mio personale e del Gruppo che rappresento, profondo cordoglio e vicinanza ai genitori della piccola per una perdita che niente e nessuno potrà colmare”, scrive Chincarini. “Auspico che la magistratura accerterà tutte le eventuali responsabilità per un incidente che suscita in tutti profondo scorcerto e un senso di rabbia”.
“Rabbia perché, al di là dell’errore umano, molti mezzi di soccorso non sono più adatti a svolgere la propria funzione. Mi domando come possa un mezzo di trasposto, addirittura un’ambulanza, prendere fuoco nel 2013 con tutti i sistemi di sicurezza e controllo che vi sono”, aggiunge Chincarini. “Questa è l’immagine di un Paese allo sfascio, dove non vi sono risorse per fermare le calamità naturali, per mettere in sicurezza il territorio e neppure per garantire un’assistenza sanitaria degna di un Paese europeo ai propri cittadini”.
“Eppure i tagli alla sanità sono stati un’ipotesi più che concreta alla vigilia del varo della Legge di Stabilità. Con quali risorse le Regioni dovrebbero provvedere alla tenuta, per non dire al miglioramento, del proprio sistema sanitario? Non dimentichiamoci che è grazie all’attività e al lavoro, spesso non retribuito e poco valorizzato, dei nostri professionisti che si riesce a mantenere la nostra eccellenza nella sanità toscana in maniera capillare su tutto il territorio”, conclude la Capogruppo di Centro Democratico. “Non possiamo più permettere che accadano tragedie simili, perché le nostra autoambulanze non sono dotate di gps, di defibrillatori o perché addirittura rischiano di prendere fuoco. Chiederò in prima persona alla Commissione Sanità e all’Assessorato alla Salute che venga svolta un’indagine capillare sullo stato di tutto il sistema regionale di primo soccorso e che si ponga immediatamente rimedio alle situazioni più critiche. Queste sono le priorità di un Paese civile, democratico e votato a un welfare inclusivo”.