Datagate, Contini: Inutile illudersi, quanto emerso è solo punta di un iceberg
“Non facciamoci illusioni, quello che abbiamo saputo in questi giorni su capi di Stato e di governo intercettati probabilmente è solo la punta di un iceberg”. Così la sen. Barbara Contini, responsabile Esteri del Centro Democratico commenta la vicenda delle intercettazioni dell’NSA (National security agency). “E la verità non potrà essere accertata senza una chiara ammissione delle amministrazioni degli Stati interessati, principalmente Stati Uniti e Regno Unito”.
“Il mondo dell’intelligence militare – continua l’ex governatrice di Nassiyria – è un sistema fatto di club e fronti di contrapposizione ma è anche configurato a cerchi concentrici, all’interno di gruppi di accordi, di livelli di fiducia e di affidabilità con cui sono classificati i partner. Tra questi è conosciuto il club a cinque composto da Usa, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda che hanno un livello di collaborazione e fiducia sia in campo militare sia nel settore dell’intelligence cui gli altri partner, anche all’interno di alleanze come la Nato, non possono accedere”.
“Una pratica portante e tangibile è la lotta al terrorismo anche e soprattutto nei teatri operativi in cui i suddetti Stati costituiscono i ‘five eyes’. Questi decidono e conducono missioni all’insaputa delle altre Forze internazionali presenti, operazioni di attacco sugli obiettivi con i droni o con le forze speciali che hanno precedenza sulle altre operazioni e di fatto così gestiscono una mission parallela per metodi e fini rispetto a quella ufficiale. Analoghi procedimento sono attuati anche nel mondo dell’intelligence dove spesso si prescinde dalle necessità contingenti: ossia si ricorre alla raccolta di dati il cui uso può essere rinviato in seguito”, conclude Contini.