Spending review, Formisano: Si realizza con patto generazionale
“Una spending review efficace richiede che si riesca a incidere sui costi della Pubblica Amministrazione e in particolare, oltreche’ su sprechi piu’ o meno diffusi, su consulenze, su commesse e appalti, anche sui costi del personale. Dal momento che non e’ ipotizzabile chiedere altri sacrifici ai dipendenti pubblici, le cui retribuzioni sono ferme da anni, l’unico modo per poter tagliare i costi senza provocare una rivolta e’ un turn-over massiccio su base volontaria con un connesso piano di mobilita’ che consenta di ridistribuire gli addetti fra i diversi comparti”. Lo scrive, oggi, in un articolo pubblicato sul quotidiano on line www.moderatiriformisti.it, Nello Formisano (Cd), capogruppo alla Camera di Centro Democratico, il quale aggiunge: “Il Governo aveva gia’ individuato lo strumento per intervenire, la famosa staffetta generazionale, che potrebbe essere attuata sia con il part-time pensionistico, sia con i prepensionamenti, con parziale sostituzione dei dipendenti in uscita”.
“L’iniziativa avrebbe effetti benefici anche sull’efficienza della Pubblica Amministrazione e consentirebbe di aprire le porte del mercato del lavoro alle nuove generazioni, con riflessi positivi sui consumi e, in conseguenza, sulla ripresa dell’economia. E’ un’operazione a saldo positivo sia sul piano economico che su quello sociale -si legge ancora nell’articolo-. E’ incomprensibile il motivo per il quale l’Esecutivo ha rinunciato finora ad attivare le relative procedure, venendo meno, peraltro, a precisi impegni nei confronti del Parlamento che ha approvato sulla materia, a larga maggioranza, una specifica mozione del Centro Democratico con il parere favorevole del Governo. La tesi avanzata da qualcuno che si creerebbe una sperequazione fra i dipendenti pubblici e i privati non e’ fondata. I prepensionamenti per i privati sono operativi da anni e sono attualmente previsti dall’art. 4 della legge 92/2012 e dalla circolare Inps del primo agosto 2013”.