Toscana – Aeroporti, Chincarini: Massima chiarezza per non sfavorire Pisa
“Farebbe quasi sorridere, se non ci fosse da mettersi le mani nei capelli, la notizia che il Cda di Adf ha approvato un masterplan che prende in corsiderazione due ipotesi: una pista da 2400 metri secondo le indicazioni di Enac e una pista di 2000 metri come previsto dal Pit della Regione Toscana”. Lo dichiara, in una nota, la capogruppo di Centro Democratico in Consiglio regionale della Toscana, Maria Luisa Chincarini, a proposito dell’approvazione del Masterplan 2014-19 approvato dalla Società che gestisce l’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze. “E’ come se una persona, dovendo cambiare l’auto, volesse comprare un suv che sia anche una city car. Impossibile. Delle due l’una: Adf decida se vuole seguire le linee d’indirizzo della Regione Toscana oppure la società reputa di dover rimettere tutto in discussione”.
“Il masterplan di Adf è incentrato su una grave contraddizione e profuma vagamente di un cerchiobottismo teso a non decidere un bel niente. Questo atteggiamento è inaccettabile – sottolinea – perché frena drasticamente l’iter di approvazione della variante al Pit, mina le procedure d’integrazione tra gli aeroporti di Firenze e Pisa e, ciò che più mi preoccupa, rischia di coinvolgere anche il Galilei, che è un vanto per tutto il sistema aeroportuale nazionale, in questo pantano”.
“In questa fase, in vista della creazione di un’unica holding tra il Galelei e il Vespucci, che si riferisce esplicitamente alle linee d’indirizzo previste dalla variante al Pit e dunque a una pista di duemila metri – continua Chincarini – sarebbe quanto mai doveroso eliminare ogni elemento di ambiguità. L’obiettivo è, e rimane, quello di scongiurare ogni sorta di competizione tra i due aeroporti della Toscana, diversificando l’offerta, garantire la massima operatività e sicurezza dello scalo fiorentino, valorizzare la vocazione di grande hub internazionale dell’aeroporto di Pisa”.
“Oggi, dinanzi a questo ambiguo masterplan di Adf, questo processo sembra subire una brusca frenata”, conclude la Capogruppo di Centro Democratico. “Una frenata che l’aeroporto di Pisa non si può permettere e che rischia di far precipitare il percorso portato avanti sin qui. Si rispettino gli accordi, dunque, e si proceda alla realizzazione di un sistema aeroportuale integrato, non competitivo, dove il Galilei rappresenta la porta della Toscana nel mondo, e il Vespucci un city airport finalmente sicuro”.