Lazio – Ciampino, Pede: Ecco perché appoggiamo il candidato Rugghia
“Quelle che si svolgeranno a Ciampino il 9 Marzo le chiamano Primarie del Centro Sinistra per scegliere il candidato a Sindaco, ma sono in verità le primarie del PD, visto che i due candidati, Antonio Rugghia e Giovanni Terzulli sono entrambi del PD. Il Centro Democratico di Ciampino si è schierato da tempo per la candidatura di Antonio Rugghia, e proviamo anche a spiegarne i motivi, visto che in molti ce lo chiedono”. Così Sergio Pede, commissario di CD per Ciampino.
“Questa città, come forse molti sanno, è da anni abbandonata ad una veloce agonia. L’ultima gestione Perandini, quella di Lupi, quella temporanea di Verini, hanno tutte la stessa responsabilità, con gradi di colpa ovviamente differenti. La mala gestione della cosa pubblica, e la distruzione della municipalizzata ASP, che dopo aver bruciato 12 milioni di capitale sociale, ed aver accumulato 6 milioni di debiti, hanno portato l’Azienda sull’orlo del fallimento. Nonostante gli allarmi lanciati da più parti (chi vi scrive è stato escluso dalla giunta nel 2007, per aver chiesto il licenziamento del management) gli amministratori di Ciampino, hanno pensato soltanto ad assumere personale non necessario (per chiamata diretta), dare consulenze ( nel 2012 per oltre 1 milione di Euro), a fare il più becero clientelismo, senza guardare i bisogni della città”.
“Colpa anche dell’opposizione, che ha sempre chiuso gli occhi, le orecchie, la bocca, ed ha lasciato fare questo assalto alla diligenza. Ora, come se ci fosse una monarchia, ci viene proposto da una parte del PD, quella che ha devastato Ciampino, il nome di un giovane, che seppur onesto ed intelligente, è ancora inesperto per accollarsi gli enormi problemi di questa città, ma cosa ancor più grave, dovrebbe perpetuare questa gestione fallimentare, a danno dei cittadini di Ciampino”.
“E’ questo – sottolinea Pede – il motivo che ci ha spinto a sostenere in queste Primarie Antonio Rugghia. Già Sindaco di Ciampino, negli anni di massimo fulgore, deputato per 3 legislature, e quindi uomo di esperienza in grado condividere un programma di risanamento e di rilancio (e di pulizia) delle municipalizzate e del Comune di Ciampino”.
“Siamo certi che questa volta i cittadini di Ciampino non sbaglieranno. Ma se non fosse Rugghia il candidato del Centrosinistra, il Centro Democratico appoggerà l’altro candidato alla sola condizione che nel programma, venga abolita la demagogia, e venga messa in prima fila la lotta agli sprechi (Municipalizzate e Comune) e vengano mandati a fare un altro lavoro i vertici (in senso esteso) delle municipalizzate, che hanno tolto risorse importanti alla città, e si lavori per una vera rinascita, morale, culturale ed economica. Ieri sera ho assistito ad un sceneggiata abbastanza deprimente. Una nutrita pattuglia di dipendenti dell’ASP di Ciampino e di Ambiente, è stata presa in giro da quasi tutti gli interventi che si sono succeduti. Notevolissimo quello del’AD di Ambiente e di ASP fino al 2010 De Stefano, il quale ha detto che tutto va bene e che comunque piano industriale, scelte e tutto il resto è stato autorizzato dal Consiglio Comunale di Ciampino, che è il proprietario (cioè noi). Giusto. Infatti noi diciamo che è stato ed è un Consiglio o di incapaci, o di conniventi, o di menefreghisti. Testa (vice sindaco fino alla fine del settembre scorso) ha rassicurato i dipendenti dicendo che ha un piano, che tirerà furi dopo il 9 marzo (data delle primarie nel PD) ma che salverà le aziende e tutti i posti di lavoro. Rugghia ha invece ribattuto a De Stefano ed a Testa dicendo che la gestione della due aziende è pessima. Che alla nascita di Ambiente è stato pubblicamente sempre contrario, ed ha suggerito di ricapitalizzare l’ASP ( ma si può, visto che esiste una legge che dice che dopo 3 bilanci psssivi non si può più ricapitalizzare) subito, perchè altrimenti l’ASP chiuderà. Nessuno però ha parlato delle gestione scandalosa dell’ASP, che ha “bruciato 12 milioni di capitale sociale, ha 6 milioni di debiti, mentre nel 2012 si è permessa il lusso di spendere oltre un milione di euro per le consulenze, ed ha una “forza Lavoro” molto al di sopra delle necessità”.
“Ci sarebbe lavoro per la Corte dei Conti – conclude Pede – ma dubitiamo che cio avverrà, visto come funziona la giustizia amministrativa in Italia. Perciò amici dell’Asp e di Ambiente, non mollate perchè da qui a Maggio tutti vi corteggeranno. Dopo, molti di voi dovranno cercarsi un altro lavoro. Ambasciator non porta pena”.