Toscana – Chincarini: Perplessità su nuova impostazione Senato delle autonomie
“Rimango scettica dinanzi all’impostazione che si vuole dare al nuovo Senato delle Autonomie”. Lo afferma Maria Luisa Chincarini, deputato regionale di CD Toscana, dopo la discussione odierna in consiglio regionale sulla riforma del Senato approvata lunedì dal Consiglio dei ministri. “Se, infatti, sono convinta che sia necessario uno snellimento non soltanto dei costi ma anche dell’iter legislativo nel nostro Paese, l’impostazione del nuovo Senato mi lascia perplessa”.
“I senatori, non più eletti, saranno 128, tra governatori, consiglieri regionali e sindaci e questo porterà certo un piccolo risparmio. Ma la struttura, il carrozzone – osserva Chincarini – resta in piedi, e invece credo che proprio lì, pur tutelando i posti di lavoro, si dovesse intervenire per abbattere in modo decisivo i costi e avvicinarsi a quel miliardo di risparmi ventilato dal Premier Renzi. Inoltre, questa riforma non ha inteso toccare in alcun modo i numeri e le prebende dei nostri Deputati, né ha voluto modificare la disciplina, ormai superata, delle Regioni a statuto speciale. Ma c’è un aspetto che, più degli altri, mi lascia sgomenta: se i nuovi Senatori saranno chiamati a dare un parere non vincolante su tutte le leggi dello Stato in discussione alla Camera, come faranno presidenti di Regione e sindaci a svolgere il proprio lavoro negli Enti locali? Delle due l’una: o il nuovo Senato non sarà altro che una scatola vuota, oppure Regioni e Comuni capoluogo si vedranno privati dei loro amministratori. In ogni caso, è una contraddizione inaccettabile”.