Puglia, Damato sui centro di raccolta rifiuti: «Si analizzino i motivi di critica»
Il consigliere Damato appoggia la scelta del consiglio monotematico
“Può accadere che, dopo aver creduto in una scelta di opportunità e di crescita per la città e averla conseguita, il politico si affranchi delle decisioni compiute, rifugiandosi nei retroscena delle perplessità in evidente stato confusionale, e giungendo persino a sovvertirle”. Così il consigliere comunale di Centro Democratico, Antonello Damato, sul tema oggetto del Consiglio monotematico convocato.
“I fatti sono noti: nel Consiglio Comunale del 26 marzo 2012 diciannove consiglieri di maggioranza presenti, con l’astensione di cinque consiglieri di minoranza e nessun voto contrario, approvarono la delibera n.19 avente a oggetto il centro comunale di raccolta di Via degli Ulivi angolo via dei Salici, già oggetto di inserimento nel piano triennale dei lavori pubblici 2010-2012, pubblicizzandola ampiamente come ” progetto positivo per la città”.
“Ora, è vero che i tempi della politica sono lunghi, è vero che la politica è ascolto, confronto e collegialità, ma dopo 4 anni non possono essere sottaciute le personali responsabilità di chi ieri ha approvato il “progetto positivo per la città” e oggi non solo accampa scuse pretestuose per declinarle ma addebita di incapacità altre competenze. Ritengo, invece, che, escludendo la polemica , gratuita e alquanto collerica, un possibile cambio di prospettiva andrebbe motivato con ragionevolezza spiegando, per esempio, che solo gli stupidi non cambiano mai idea e convincere i cittadini a non diffidare se dopo aver prodotto “un progetto positivo per la città” lo si oblitera come un cartoncino.
Centro Democratico scevro da vincoli pregressi, valuterà con attenzione nell’esclusivo interesse di tutta la cittadinanza senza sottrarsi al civico confronto, analizzando i motivi del malcontento e della diffidenza, ma invocando il pieno rispetto delle istituzioni che qualcuno degli addetti ai lavori ha tacciato di incapacità (che è un’ altra cosa) quando la vera incapacità consiste, in questo caso, unicamente nella mancanza di autocritica. Detto ciò, anziché fare esercizio di addebiti e di retorica elettorale, non sarebbe male una serena considerazione politica che tenesse in debito conto tutti gli aspetti, anche quelli economici, perché è compito della Politica dare gli indirizzi, ed è compito degli amministratori porre in atto le scelte specie se retroattive.
Non c’è bisogno del clamore – conclude Damato – della rissa e del risentimento ma di segni di maturità e crescita che approdino a una sintesi che superi la mediocrità del dibattito avviato. E ben venga il richiesto Consiglio Comunale “monotematico”. I presenti di oggi, presenti anche allora, potranno meglio spiegare ed eventualmente rivedere le posizioni assunte senza le quali ogni giudizio sul presente rischia di essere distorto e parziale”.
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