Istituzione scuola, il consiglio approva
La seduta interrotta più volte dalla protesta di Usb e delle maestre. Alla fine il sindaco, che aveva minacciato il rischio dimissioni, incassa il voto compatto del Pd. Sel si astiene, la Lega vota a favore. Il sì anche di Carella (Fi)
E Istituzione scuola sarà. Il consiglio comunale di Bologna con 23 voti favorevoli (quattro in più rispetto al quorum necessario), dà il via al nuovo organismo che gestirà le materne e gli asili comunali. Col voto compatto del Pd, con il “sì” di Centro democratico, della Lega Nord e dell’outsider Daniele Carella (Fi), che diversamente dal suo gruppo ha deciso di approvare la scelta del sindaco. Sel, invece, ha deciso di astenersi, mentre il resto di Forza Italia, il M5s e il gruppo Insieme per Bologna hanno votato contro. La seduta è stata più volte interrotta dalla protesta di Usb e di una cinquantina di maestre. Alla fine sono intervenuti i vigili a togliere gli striscioni.
Si chiude così la lunga maratona che ha portato, tra proteste e cortei delle maestre, al varo dell’Istituzione scuola sul modello delle biblioteche e dei musei civici. “C’è chi si oppone in difesa di privilegi e diritti acquisiti ad un piano di assunzione di 300 persone”, ma “non ci fermeranno. Le corporazioni hanno finito”, comprese quelle rappresentate da “sindacati sempre più estremisti quanti più privilegi hanno da difendere”. E’ questa la dichiarazione del sindaco subito dopo l’ok da parte del consiglio comunale alla nascita dell’Istituzione scuola. E’ “importante” che sia arrivato un “voto molto forte” su questo tema, commenta Virginio Merola: si conferma che l’investimento sulle scuole “è una nostra priorità” e si conferma che “siamo una delle poche amministrazioni, se non l’unica” che, in un quadro di grave disoccupazione, “proporrà un piano di assunzioni per risolvere il tema del precariato”.
Il sindaco aveva blindato, prima del consiglio, il voto sull’Istituzione scuola. Con un aut aut al Pd che prefigurava il rischio di dimissioni. L’incontro è andato “molto bene”, aveva affermato il primo cittadino all’uscita dal summit: “La maggioranza è compatta per il voto sull’istituzione, l’importante è che votino tutti i 19 consiglieri”.”. E’ compatto anche il Pd? “Il Pd fa parte della maggioranza”, la risposta di Merola. Il renziano Francesco Errani, però, ha chiesto di rinviare il voto almeno a luglio. “Errani ha detto che voterà a favore”, taglia corto Merola. E così è stato. Anche la consigliera Pd Daniela Turci, che aveva contestato l’Istituzione, alla fine ha votato per il via libera.
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