Aeroporti: Chincarini, si gettano al vento decenni di investimenti su Pisa
“Ho espresso un voto contrario al Pit, ma non per motivi di campanile. Io credo che negli anni sia stato finanziato l’aeroporto Galilei di Pisa perché potesse diventare il principale hub della Toscana e del Centro Italia. Purtroppo, negli ultimi mesi sono state assunte decisioni, fuori da quest’aula, che hanno stravolto il senso di anni di politiche mirate per lo sviluppo aeroportuale della nostra Regione. Si parlava di holding pubblica e integrazione tra i due scali, mentre invece oggi ci troviamo con una proprietà privata e all’orizzonte una drammatica competizione tra Firenze e Pisa”. Lo ha dichiarato, questo pomeriggio in Consiglio regionale, Maria Luisa Chincarini, capogruppo di Centro Democratico, a proposito della votazione sull’integrazione al Pit.
“L’atto che abbiamo votato oggi non è vincolante per Corporaciòn America, che già ha scoperto le carte dicendo che anche la definizione di city airport deve essere cambiata in airport city. La lunghezza della pista sarà infatti stabilita da socio di maggioranza privato e da Enac, in barba all’espressione del Consiglio regionale”, ha spiegato Chincarini. “A Pisa sono stati investiti fiumi di denari pubblici, e questo è il motivo per cui io non vedo l’opportunità di annullare il lavoro fatto sin qui, mettendo a serio repentaglio lo sviluppo del principale scalo della Toscana. Perché si è deciso di cambiare rotta puntando su un aeroporto problematico come quello di Firenze e su una zona difficile, fortemente antropizzata e dal delicatissimo equilibrio ambientale?”, ha argomentato Chincarini.
“A Pisa ci sono 260 milioni di euro di investimenti in programma, e 160 già in cantiere per la realizzazione anche del people moover, che ci mostra e ricorda che dovremmo modernizzare il collegamento Pisa-Firenze con costi minori e un impatto minore”, ha concluso Chincarini. “Nessuna città europea ha un aeroporto in città e il paradosso è che da Peretola al Centro ci si mette lo stesso tempo che si impiega dal Galilei alla stazione di Santa Maria Novella. In
ultimo, ma non ultimo, vorrei ricordare che a Pisa ci sono circa duemila dipendenti che rischiano di perdere il posto di lavoro. L’integrazione al Pit non sarà vincolante e a Firenze sarà costruita una pista di 2400 metri nell’interesse privato di Eurnekian, in barba allo sviluppo organico e coerente del nostro sistema aeroportuale regionale. Per questo motivo il mio voto è stato contrario”.