Zadro: “Nomine manager pubblici, operazione sconcertante”
Egregio Direttore, le scriviamo per esporle la posizione di Centro democratico in merito alle nomine delle Aziende partecipate pubbliche.
La gestione delle nomine delle aziende partecipate dal Comune di Ferrara da parte del Sindaco Tiziano Tagliani può essere considerato un esempio di gestione del potere politico che ci saremmo augurati di non vedere, tanto ricorda vecchie logiche contrarie al rinnovamento, alla giustizia sociale, al merito, alla trasparenza. Valori di cui il PD dichiara di essere depositario ma che poi, nella realtà dei fatti, fatica a dimostrare.
Consapevoli che uno dei primi atti del sindaco, subito dopo la sua elezione, sarebbe stata la nomina delle aziende (è sua competenza), in data 16 giugno CD ha inviato al Sindaco una lettera con la quale offriva la propria disponibilità a confrontarsi sui criteri e modalità in base ai quali procedere. Una operazione di trasparenza.
A partire da una evidenza pubblica.
Perchè il primo passaggio democratico e trasparente non sta nel valutare i CV di pochi intimi e presentarli in commissione a cosa fatta, ma nell’aprire alle persone la possibilità di presentare il proprio Cv, partendo da una evidenza pubblica. Se si intendeva puntare sui giovani, quanti giovani titolati e capaci avrebbero potuto concorrere?
Parliamo di aziende pubbliche, di proprietà dei cittadini, per le quali è etico, politicamente opportuno e di giustizia sociale, aprire una selezione a chi possegga competenze e titoli per selezionare il migliore in modo che siano gestite brillantemente, efficientemente ed efficacemente, per competere con il mercato ed ottenere utili da mettere poi a disposizione dei cittadini.
E’ di qualche giorno fa, riportata dal Sole24ore, la notizia che “Le numerose società partecipate dallo Stato sono costate circa 26 miliardi di euro nel 2013, con un deficit di oltre un terzo. È quanto emerge dai dati contenuti nella requisitoria orale del procuratore generale presso la Corte dei Conti, Salvatore Nottola nel giudizio sul rendiconto generale dello Stato che evidenzia la necessità di «un disegno di ristrutturazione organico e complessivo, che preveda regole chiare e cogenti, forme organizzative omogenee, criteri razionali di partecipazione, imprescindibili ed effettivi controlli da parte degli enti conferenti e dia a questi ultimi la responsabilità dell’effettivo governo degli enti partecipati”.
“Gli obiettivi di trasparenza, anticorruzione, spending review, procedimenti di assegnazione delle cariche e delle rispettive responsabilità, le nomine degli amministratori unici, ecc, riconoscono a supporto una serie di norme ed un impianto normativo che spesso rimane disatteso, soprattutto da parte dei comuni e delle Partecipate stesse (vedi per esempio siti web opachi, nomine gestite in modo assolutamente discrezionale che nulla ha a che fare con la trasparenza, il merito, la giustizia sociale e la democrazia”. Importante essere esperti, capaci, conoscere bene la materia, quindi.
All’invito mandato al Sindaco non abbiamo ottenuto ancora risposta. Ricordo che Centro Democratico che ha fatto campagna elettorale nella coalizione che ha vinto è maggioranza a tutti gli effetti. Ma non è stata coinvolta nelle nomine, non ha responsabilità in questo.
Apprendiamo invece dai giornali i nomi dei nominati (ricordo che le aziende sono più numerose rispetto ai nomi attuali e che altre nomine sicuramente sono attese. Nonchè che nei CDA, immaginiamo, si stia procedendo ad altre nomine ancora. Immaginiamo tutte targate, considerando quelle già annunciate. Un centro per l ‘impiego!
Anche a noi interesserebbe sapere come sono stati nominati i vertici e quale logica o titoli abbiano spinto a sceglierli. Nel caso della Holding Servizi se si è reso necessario ricorrere a un Direttore per affiancare il neo AD della Holding perchè scegliere Badia?. Quali criteri di valutazione per entrambi? Perchè un direttore a pagamento senza stabilire e contingentare per quanto tempo? Poteva benissimo essere un affiancamento non oneroso, per un tempo dovuto alla illustrazione della organizzazione e funzioni della HS.
A giustificazione di tutta la operazione (Badia – Paramucchi) un investimento sul futuro, ha sostenuto il Sindaco. Questa cosa è a dir poco sconcertante!!! Corrisponderebbe a dire che quella persona, entrata così nel circuito della politica del PD, rimarrà in pista, garantito come oggi, per un tempo, infinito perchè su quella si è investito? Questo investimento sul futuro fatto con denari pubblici, dei cittadini. Cosa che così invece non avviene e non si può dire per il resto dei giovani sui quali non si investe?. Giovani senza lavoro, magari super titolati e capaci ma fuori dal circuito. E’ una azione antidemocratica, ingiusta socialmente e che ignora la meritocrazia.