P.A., Formisano: “Cd con Poletti, sì a prepensionamenti, staffetta e part-time”
“Il Centro Democratico plaude all’iniziativa del ministro Poletti che finalmente, sta mettendo a punto un provvedimento organico per superare i guasti della normativa previdenziale Fornero”. Lo scrive oggi l’on. Nello Formisano (Cd), vicepresidente di Centro Democratico e capogruppo alla Camera del partito, sul quotidiano on line www.moderatiriformisti.it.
“Una riforma che e’ stata deleteria per l’economia italiana, non solo per la questione esodati, ma perche’ ha bloccato il turn-over in tutti i settori produttivi nonche’ nella pubblica amministrazione, proprio in un momento in cui c’era bisogno di accelerare l’uscita di lavoratori anziani e la loro sostituzione con giovani in cerca di prima occupazione”, aggiunge. “Il problema piu’ importante della nostra economia e’ la stagnazione dei consumi interni. L’unica possibilita’ di accrescere i consumi, data la situazione delle finanze pubbliche, e’ di intervenire sulla redistribuzione del reddito, aumentando l’occupazione senza che tale aumento pesi sul bilancio dello Stato. Percio’ la riforma della Fornero e la conseguente ‘flessibilizzazione’ dei termini per la pensione e’ una scelta strategica che puo’ imprimere una svolta alla politica economica”, si legge ancora nel testo. “Nel pubblico il prepensionamento e’ operazione che comporta risparmi rilevanti per lo Stato, che possono essere utilizzati per fare nuove assunzioni. Nel privato, gli imprenditori hanno dimostrato gia’ in passato la disponibilita’ ad accollarsi gli oneri della fase di transizione, rinunciando a una parte dei benefici economici derivanti dall’operazione. Quindi, la riforma di cui parla Poletti puo’ essere condotta a costo zero per il Tesoro ed e’ la strada piu’ diretta per accrescere l’occupazione, la produzione e i consumi e per riprendere la via dello sviluppo”, sottolinea l’esponente Cd, il quale conclude: “Secondo un’indagine di qualche anno fa solo nel pubblico erano interessati ai prepensionamenti 200mila dipendenti. Cifra che puo’ essere almeno raddoppiata, se la si estende al settore privato. Sarebbe quello shock drastico di cui ha bisogno il sistema economico per ripartire”.