Dal Centro Democratico un tavolo nazionale per la chimica Alla festa del partito a Matera condiviso il documento presentato da Rossella Zadro
Nell’ambito dei dibattiti svoltisi a Matera, alla Festa Nazionale di Centro Democratico, si è discusso dei territori che ospitano le industrie chimiche e le attività estrattive di Eni. Temi particolarmente sentiti in Basilicata dove in particolare le attività estrattive sono da sempre un importante indotto economico, ma al contempo campo minato per l’accettabilità sociale, le preoccupazioni per gli impatti ambientali e la salute.
Il documento, presentato da Rossella Zadro, coordinatore provinciale di Ferrara di Centro Democratico, nonché Presidente Nazionale del Coordinamento delle Agende21, è stato condiviso dai parlamentari e dirigenti di Centro Democratico, tutti concordi sulla necessità di aggredire al più presto le situazioni già esplosive in alcuni territori, tra cui Gela, Priolo, Brindisi, Marghera, dove la minaccia di chiusura delle attività e la perdita dei posti di lavoro rappresenta un rischio già annunciato.
Sicilia, Sardegna, Basilicata, Puglia, Veneto, Emilia Romagna insieme hanno convenuto ed approvato i temi sollevati nel documento oggetto di dibattito, riconoscendone la portata, la attualità e le soluzioni intravviste per i territori e la salvaguardia dei posti di lavoro, delle relazioni locali, degli impatti ambientali, dell’innovazione, dello sviluppo sostenibile e della salute.
Nell’ambito del dibattito si sono acquisiti i contributi dei rappresentanti dei territori che hanno messo in luce le maggiori criticità, ma anche le opportunità che potrebbero fiorire dalla volontà di investire in innovazione e riconversione da parte di Eni e della Cassa Depositi e Prestiti, nonché dalla volontà di Governo di promuovere serie politiche industriali, energetiche, fiscali e infrastrutturali, del lavoro.
Pertanto si è deciso di dare vita ad un tavolo nazionale a cui invitare diversi attori, amministratori, forze sociali, forze politiche, per affrontare problematiche, trovare soluzioni, attivare azioni a breve termine che coniughino insieme lavoro e sviluppo sostenibile, innovazione e ricerca, riconversioni di produzione, tutto per far sì che ambiente, lavoro e salute non siano antitetici ma vadano di pari passo. Seguiranno le azioni parlamentari, seguite in particolare dall’onorevole Roberto Capelli, coinvolto in prima persona nelle situazioni della Sardegna.
Nel contempo ogni singolo territorio, in raccordo con il tavolo, curerà le relazioni e le azioni individuate, fra le quali quelle di promuovere la “Rete dei territori della chimica” e mettere insieme i singoli territori e di chiedere al Governo piani nazionali di sviluppo per la chimica e riattivazione e rilancio dell’Osservatorio chimico nazionale e degli Osservatori locali.