“Non siamo una corrente del Pd” Si presentano i 4 candidati di Centro con Bonaccini
Rossella Zadro, Luciano Masieri, Margherita Poli Simioli, Federico Soffritti. Sono i quattro candidati ferraresi di Centro democratico Democrazio solidale, la lista che correrà per il candidato Pd e che si chiamerà Centro con Bonaccini. Dopo una prima esclusione e la riammissione dietro ricorso, i centristi si presentano alle urne del 23 novembre con la “consapevolezza – afferma l’ex assessore all’ambiente Zadro – che la componente di area cattolica/laica può dare un contributo positivo al centro sinistra. Ma non siamo una corrente del Pd. Teniamo molto alle nostre differenze. I dipinti più belli sono quelli dove c’è posto per le sfumature”.
Accanto alla Zadro, ex Italia dei Valori e oggi presidente nazionale del coordinamento delle Agende 21, c’è l’ex assessore allo sport, uscito polemicamente dal Pd, Masieri, che si ripresenta nella nuova veste “per una politica sobria, della competenza, del fare, del lavorare per riportare il Paese a competere e ad avere sistemi, strutture e capitale umano che funzionano”.
Con loro la Simioli, occupata nel sociale nei servizi agli anziani e alle famiglia in difficoltà (alle ultime Candidata amministrative a Copparo il suo è stato il nome più votato in lista) e Federico Soffritti, 38 anni, commerciante ambulante e membro della presidenza A.N.V.A (Associazione nazionale venditori ambulanti) della Confesercenti di Ferrara. “Mi sono candidato – spiega – per ripristinare la domenica di riposo per tutti gli esercizi commerciali fuori dalle mura cittadine, tranne occasioni particolari, per poter riattivare il commercio delle piccole imprese e ridonare una vita alle famiglie. Ricordiamoci che le aperture continue creano danni irreparabili al tessuto fin troppo smagliato e da dati statistici non incrementano gli incassi. Una moratoria delle grandi superfici e una riacquisizione dell’abilitazione professionale. Un maggior controllo contro l’abusivismo da parte degli organi competenti, avvalendosi anche di organi esterni autorizzati. Parlare di pressione fiscale e abbassamento dell’Iva sono punti nodali da affrontare da subito”.
I temi principali che i ‘tabacciani’ porteranno in campagna elettorale sono sanità (no all’area vasta), servizi pubblici locali (“Atersir va cambiata”) e pianificazione smaltimento rifiuti (“con sviluppo dei piani industriali per il recupero materiali), multyutilities e partecipate “da sfoltire”, sburocratizzazione della macchina amministrativa e welfare (“assorbe 80% del bilancio regionale, per questo deve essere efficiente ed efficace”).