Elezioni Emilia-Romagna, Bartolomei: “Soluzioni e vantaggi dall’articolo 35 sono possibili”
Si parla spesso di collaborazione, di sostegno reciproco poi, nei fatti, la situazione sembra ribaltarsi. Il tanto discusso articolo 35 del decreto Sblocca Italia, prevede, tra le altre cose, l’autorizzazione ad incenerire anche nella nostra regione rifiuti prodotti in zone differenti del Paese. Di sicuro qualche modifica all’articolo 35 deve essere apportata per responsabilizzare in primo luogo quei territori che si trovano oggi in difficoltà per una produzione di rifiuti superiore alla loro capacità di smaltirli.
Di questa opinione è anche Maria Grazia Bartolomei, capolista di Cento Democratico con Bonaccini che spiega: “L’incenerimento di rifiuti che provengono da fuori regione è un fatto gravoso, ma ad oggi non ci sono alternative. Possiamo però pretendere che per accettare i conferimenti da incenerire, le Regioni deficitarie siano obbligate a presentare un piano per la riduzione consistente dei rifiuti, progetto che deve essere vagliato da un organo come Atesir. Le compensazioni economiche versate nelle casse dell’Ente emiliano romagnolo dovranno essere vincolate a progetti di riduzione e sensibilizzazione al riciclo e al riuso nei nostri territori. In questo modo si va a coniugare la solidarietà con i legittimi interessi delle aree più virtuose”.
Sul fronte rifiuti, comunque anche nella nostra realtà locale si può fare decisamente di più: “Si deve continuare a sperimentare percorsi e forme di promozione che vadano verso un riciclo pressoché totale dei rifiuti per dare respiro a quella che a Forlì è stata definita dall’assessore all’ambiente come società post intenerimento”, aggiunge la candidata di Centro Democratico. Si tratta di una ipotesi non così irraggiungibile alla luce del report recentemente presentato da Hera riguardo al recupero dei rifiuti raccolti. Secondo i dati emersi, infatti, in Emilia Romagna e nel Nord Est sono stati recuperati il 93,8% del verde, organico, plastica, vetro, legno, metallo e ferro.
“Si tratta di un dato che migliora le ottime performance del 2012”, commenta Maria Grazia Bartolomei. Il settore dei rifiuti solidi urbani rappresenta uno dei principali comparti dei servizi pubblici d’Italia. Nel nostro paese si producono circa 170 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno, con una media di tre tonnellate pro capite e di questi il 19% viene dai rifiuti urbani (circa 30 mila tonnellate).
“Per ottenere maggiori vantaggi dal recupero dei rifiuti si potrebbe seguire la ricetta che l’Antitrust ha delineato nei giorni scorsi, ossia favorire una maggiore concorrenza nella gestione dei rifiuti urbani dalla raccolta al riciclo – dichiara la capolista di Centro Democratico – ciò potrebbe produrre ricadute positive sia sui costi di gestione, con prezzi più favorevoli ai cittadini, che la creazione di nuove imprese e quindi di posti di lavoro”.
Il trasporto e lo smaltimento rifiuti sono un terreno molto fertile per le infiltrazioni mafiose e il nostro territorio potrebbe essere terra di conquista per queste organizzazioni criminali. “La Regione deve vigilare, in maniera costante e concreta per debellare questo rischio e garantire costantemente la massima trasparenza nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti”, conclude Maria Grazia Bartolomei.