La parità inizia a scuola!
La violenza di genere continuerà ad esistere fino a quando il rispetto della donna non sarà ben radicato nella nostra società. C’è bisogno di un’educazione al rispetto e all’uguaglianza che continua ancora oggi a mancare. Il cambiamento che auspico è culturale, ed il luogo da cui iniziare è la più importante agenzia educativa : la scuola . E’ necessario avviare un percorso di educazione alla parità per promuovere un approccio e un pensiero critico attraverso la conoscenza, la destrutturazione degli stereotipi e la costruzione di identità di genere libere,non condizionate e consapevoli. La scuola ha il compito di favorire il rafforzamento del senso e del rispetto di sé delle ragazze e dei ragazzi , relazioni significative e rispettose delle differenze tra uomini e donne E’ necessario promuovere profondi cambiamenti nei modelli sociali e culturali, nei saperi e linguaggi tradizionali, nei mezzi di comunicazione. Per queste ragioni è necessario partire dalla scuola, specchio della società per riuscire ad attivare un percorso di ricerca che arrivi a coinvolgere le nuove generazioni. La mancanza di una spinta verso un futuro migliore , l’assenza di modelli vincenti, l’impoverimento delle relazioni , la rappresentazione distorta di modelli culturali di genere spesso alimentano fenomeni di violenza anche tra gli adolescenti. In data odierna è stato depositato in Senato il disegno di legge n.1680 sottoscritto da molti Senatori e Senatrici di diversi partiti, per l’introduzione dell’educazione di genere e della prospettiva di genere nelle scuole e nelle università. Tale iniziativa recepisce le politiche europee sulle pari opportunità che sollecitano iniziative informate a uno spirito di tolleranza e di astensione da ogni forma di stereotipo e aventi lo scopo di promuovere la cultura della parità di genere attraverso idonei programmi educativi. L’obiettivo è lo sviluppo dell’identità di genere attraverso il superamento dei modelli stereotipati e delle modalità di una educazione neutra e universale che, invece, deve rivolgersi a uomini e donne per realizzare una democrazia paritaria e per dare applicazione al principio costituzionale di uguaglianza.