Per l’Italia diventa Pi-Cd e continua a sostenere il governo
Entrano tre deputati Centro democratico.
Si è svolta oggi l’assemblea del gruppo parlamentare Per l’Italia alla Camera. A seguito dell’adesione di tre deputati precedentemente iscritti al gruppo Misto (gli onorevoli Tabacci, Capelli e Lo Monte) l’assemblea ha deliberato l’integrazione della denominazione del gruppo, che dunque sarà ‘Per l’Italia – Centro Democratico’, in sigla ‘PI – CD’.
La scelta ha trovato il consenso pieno dei deputati, già iscritti al gruppo e aderenti al Movimento Democrazia Solidale, Dellai,
Fauttilli, Gigli, Marazziti, Nissoli, Piepoli, Santerini e Sberna. Il gruppo ha riconfermato la propria convinta collocazione nella maggioranza che sostiene il governo.”Nel corso della discussione è stata anche ribadita la volontà che, anche a partire dalla esperienza parlamentare, si possano
mettere in rete le tante esperienze che nel Paese si riconoscono in un centro sinistra aperto, partecipato e plurale, capace di
autentica rappresentanza della ricchezza delle culture politiche che lo animano”. L’assemblea ha anche preso atto positivamente che i deputati Domenico Rossi e Mario Caruso – pur se aderenti politicamente al movimento Popolari per l’Italia – hanno deciso di continuare a far parte del gruppo come indipendenti, riconfermando il loro impegno a sostegno della maggioranza di governo.
mettere in rete le tante esperienze che nel Paese si riconoscono in un centro sinistra aperto, partecipato e plurale, capace di
autentica rappresentanza della ricchezza delle culture politiche che lo animano”. L’assemblea ha anche preso atto positivamente che i deputati Domenico Rossi e Mario Caruso – pur se aderenti politicamente al movimento Popolari per l’Italia – hanno deciso di continuare a far parte del gruppo come indipendenti, riconfermando il loro impegno a sostegno della maggioranza di governo.
Al termine dell’incontro, il presidente del gruppo Lorenzo Dellai ha espresso l’auspicio che “le riflessioni in corso da parte dei colleghi aderenti all’Udc possano consentire, nelle forme da loro ritenute compatibili e nella chiarezza della linea politica, una continuità del loro impegno nell’ambito del gruppo parlamentare”.