Regionali, Tabacci al Pd: “Un partito da solo rischia di implodere”
Il Centro democratico scende in campo e vuole dire la sua alle prossime elezioni regionali e, attraverso il leader e deputato Bruno Tabacci in visita al Corriere dell’Umbria, manda un messaggio chiaro al Pd. “Un partito unico al comando non va e poi il disimpegno elettorale in Emilia Romagna è un segnale importante che non va sottovalutato neanche qui”.
Sì al Marini bis ma alla presidente, il partito coordinato a livello regionale da Michele Berloco, chiede di essere ascoltato e tenuto nella dovuta considerazione su temi importanti. Secondo Tabacci e i suoi per i democratici “è fondamentale dialogare con i partiti minori. Se pensano di fare tutto da soli – sottolinea ancora Tabacci – rischiano di implodere”. Ma il confronto con il Pd deve essere franco, critico a 360° e su temi che sono cari alla governatrice come la sanità”.
Accompagnato anche dall’ex assessore comunale di Perugia Giuseppe Lomurno il deputato del Centro democratico spazia dalla prossima uscita di scena del capo dello Stato che deve essere sostituito “da un uomo delle istituzioni in linea con quello che hanno fatto Napolitano e prima Ciampi”, alla svolta della Lega Nord destinata, secondo Tabacci a fare il botto anche nel Centro Sud. Critico nei confronti della sciopero di venerdì 12 dicembre che non serve a nessuno mette sul piatto temi importanti come l’etica, il rispetto dello Stato “ormai assente a cominciare dalle scuole”, l’evasione fiscale e la crisi. Una panoramica completa per evidenziare che partiti piccoli come il suo possono ancora fare la differenza in termini di programmi e persone.