Capelli e Uras a Pigliaru,”noi onorati per pizza insieme…”
Lettera aperta parlamentari Cd e Sel dopo frase Soru
”Caro Francesco, appena puoi, saremo onorati di mangiare una pizza insieme, con te e con chiunque altro della Giunta che presiedi, fatta di persone brave e competenti”. Inizia cosi’ la lettera aperta che il deputato Roberto Capelli (Centro democratico) e il senatore Luciano Uras (Sel) indirizzano al presidente delle Regione, Francesco Pigliaru, dopo le parole dell’eurodeputato Renato Soru, che in un’intervista aveva detto: ”se devo andare a mangiare una pizza non vado con Pigliaru”. ”Potrebbe essere una occasione non formale – spiegano – per discutere dei gravi problemi della Sardegna, del lavoro difficile e importante che avete fatto e che vi aspetta nei prossimi mesi. Governare oggi, con mezzi finanziari e normativi limitati, e’ cosa complessa. Merita un particolare e attivo sostegno da parte nostra che, crediamo, che la pesante crisi economica e sociale in cui versa l’intero Paese possa essere superata con la partecipazione di tutti”. ”Ci adoperiamo per quanto possibile – aggiungono Capelli e Uras – nelle aule parlamentari, nelle commissioni di merito, con ruoli diversi nello schieramento politico, di governo e di opposizione, ma con unanime attenzione verso la nostra comunita’ regionale”.
I due parlamentari ricordano che a meno di un anno dalle elezioni regionali ”quale sia stata la situazione che avete trovato: dati progressivamente negativi sullo stato dell’apparato produttivo e dell’occupazione, una sanita’ collassata da rilevanti sprechi di gestione, indici inaccettabili di dispersione scolastica dovute a devastanti arcaiche politiche dello Stato in materia di istruzione, soprattutto con riferimento alla fascia dell’obbligo, nuove e vecchie poverta’ che si estendono anche a classi sociali un tempo indenni da tali fenomeni”.
”E’ nostra opinione – concludono – che la Sardegna abbia bisogno di vivere una stagione serena di fruttuosa collaborazione. Le differenze ci sono, si manifestano e si compongono nella discussione esplicita e nel reciproco rispetto delle persone e delle posizioni. La critica e’ legittima e qualche volta doverosa, se non scade nell’offesa diretta e personale. Bisogna proseguire nel compito, caro Francesco, che la coalizione democratica, progressista, di sinistra e sovranista raccogliendo con te il consenso della maggioranza dei sardi, ti ha affidato”.