Emergenza siccità in Gallura Il Centro Democratico attacca
Il gruppo in consiglio comunale del Centro democratico ha commentato la lettera inviata dal sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, sul tema dell’emergenza siccità in Gallura. Secondo il Cd, l’amministrazione comunale avrebbe completamente sbagliato il bersaglio chiedendo azioni “inutili” e di “assoluto spreco di denaro pubblico”. Ecco la nota stampa, firmata da Nicola Midulla e Mirko Varchetta nella sua forma integrale:
“L’intervento del Sindaco di Olbia, pare a nome anche dei Comuni ricadenti nel territorio gestito dal Consorzio di Bonifica della Gallura ed a nome del Consorzio stesso (!), nei confronti della Regione Sardegna e riguardante la siccità che nei mesi scorsi ha colpito le nostre zone, ci ha lasciato perlomeno stupiti. Evidentemente, dopo gli interventi dell’Opposizione sulla stampa ed in Consiglio Comunale da parte del Consigliere di Centro Democratico Nicola Midulla, il Sindaco ha dovuto in qualche modo trovare la maniera di tirar fuori qualche idea per interessarsi dell’argomento. Ma, a ns. parere, ha completamento sbagliato bersaglio.
Gli interventi che tanto stanno a cuore al Consorzio di Bonifica della Gallura, infatti, non sono esattamente quello di cui necessita il nostro territorio. Infatti, il programma elencato nella nota riguarda sostanzialmente due tipologie di opere:
- 1) opere per il riutilizzo delle acque reflue provenienti da impianti di depurazione;
- 2) opere di derivazione dei deflussi dei corsi d’acqua ed immissione nella rete principale di trasporto irriguo.
Entrambe le tipologie di opere riguardano situazioni di ESTREMA emergenza. Le prime riguardano il riuso di reflui, che nella totalità dei casi già realizzati in Sardegna hanno manifestato enormi difficoltà, in quanto necessitano di controlli e monitoraggi assai raffinati per garantire una costanza di qualità nel tempo. Sono stati usati in Sardegna nell’impianto di Simbirizzi negli anni ’90 e da allora non sono stati più utilizzati. Sono stati utilizzati nei pressi di Alghero ed hanno creato notevoli problemi sia alle aree irrigue sia nello stagno del Calik e nello specchio di mare antistante, nel quale si riversano i reflui non utilizzati. In definitiva questi interventi riguardano situazioni di crisi ESTREMA e non ci pare che noi siamo in questa situazione.
La seconda tipologia di opere si riferisce ad interventi che possono integrare le risorse per uso irriguo in senso lato (anche irrigazione di spazi verdi non produttivi), ma nel periodo invernale, nel quale si determinano importanti deflussi nei corsi d’acqua le utenze irrigue hanno trascurabili esigenze.
Ribadiamo che i veri interventi per i quali la Gallura deve impegnarsi e richiedere risorse finanziarie alla Regione sono quelle che riguardano nuove opere di invaso, come quelle che già sono state indicate nei nostri interventi (Diga Paggiolu-Monti di Deu a Tempio, diga San Simone ad Olbia e diga Sa Fossa a Loiri) che sono le uniche in grado di costituire, una volta realizzate, il vero potenziamento della disponibilità d’acqua per i nostri territori e aumentare dunque il livello di sicurezza dell’approvvigionamento idrico, oggi basato su un’unica risorsa: il lago del Liscia.
E’ vero che per la realizzazione di queste opere sarà necessario un tempo non breve, ma proprio per questo è necessario richiedere con forza che già da adesso si incominci a lavorare al programma di opere sopra elencate. Tutto il resto è assoluto spreco di denaro pubblico”.