Rifiuti, Caprari: “Intervenire contro abbandono inerti in strada”
«Da molti quartieri della periferia mi continua ad arrivare segnalazioni e solleciti ad intervenire in merito al grave fenomeno dell’abbandono dei rifiuti di inerti ai bordi delle strade. Chiedo alla giunta, anche a seguito della specifica mozione votata dall’Assemblea Capitolina, ad adottare in tempi brevi la disciplina prevista dalla deliberazione della Giunta Regionale n. 34 del 26-01-2012, che introduce tra la documentazione necessaria al rilascio di autorizzazioni edilizie, anche la procedura relativa al Piano di gestione e smaltimento degli dei rifiuti. Con questa nuova procedura è possibile mettere un freno ad un fenomeno esteso che oltre ad alimentare degrado e sporcizia spesso costituisce pericolo per gli automobilisti e per i pedoni. Nella città di Roma si stima una produzione pro capite di 1t/ anno di rifiuti inerti provenienti da attività di costruzione e demolizione. Considerando il numero di abitanti della città di Roma pari a 2.800.000, si ottiene una produzione di rifiuti inerti pari a 2.800.000 t/anno. Secondo i dati MUD (Modello Unico Dichiarazione Ambientale) del 2013, sono stati lavorati, presso gli impianti autorizzati, un totale di 600.000 tonnellate di rifiuti inerti recuperati di provenienza all’interno del Territorio del Comune di Roma, pari al 21% del totali dei rifiuti inerti prodotti. Ad oggi la potenzialità impiantistica offerta dal comune di Roma Capitale è di 1.748.000 t/anno, pertanto tripla rispetto al totale dei rifiuti attualmente recuperati ed in grado di soddisfare anche un immediato e cospicuo aumento del conferimento dei rifiuti a recupero. Se ne deduce che il rimanente 79% dei rifiuti da Costruzione e Demolizione prodotti, viene smaltito in minima parte in discariche autorizzate e in larga parte in modo illegale (cassonetti per RSU, bordo strada, sul territorio, ecc.). Quindi nonostante la buona capacità impiantistica del territorio romano, la percentuale di rifiuti da costruzione e demolizione non recuperata è molto elevata (79%), comportando un aggravio nelle operazioni di smaltimento e un danno ambientale ed economico stimato in circa 40.000.000 Euro/anno. Colmare il divario tra produzione di inerti e loro trattamento deve essere è obiettivo fondamentale per dare decoro e pulizia alle periferie di Roma». È quanto dichiara in una nota il capogruppo del Centro Democratico capitolino Massimo Caprari.