Ancona, Regionali, Favia “Quali finanziamenti per Marche 2020?”
“La protervia con cui Spacca e sodali da tempo agiscono da pirati sulla scena politica marchigiana sta cominciando a diventare sospetta. La violenza dell’attacco di Spacca ai partiti ex alleati e alla buona politica non vorremmo possa far pensare che ci sia qualcosa dietro, tipo la necessità di proteggere aree che, come sempre, si nascondono dietro buoni propositi e montagne di denaro”. Lo afferma in una nota il coordinatore di Centro Democratico David Favia. “Chiediamo a Spacca e a Marche 2020 (e chiederemo alle competenti autorità che vigilino e indaghino) se abbiano ottemperato al dettato normativo e statutario sui partiti e sul loro finanziamento, e soprattutto – seguita Favia – da dove provenga quel fiume di denaro che necessita per sostenere la campagna elettorale che da mesi stanno portando avanti senza risparmio di risorse che ci auguriamo non siano pubbliche”. “Ormai – conclude – nessuno più crede alla litania del presunto grande centro che non esiste e della tutela degli interessi dei ceti produttivi: il centro è totalmente rappresentato nel modo più compiuto e ortodosso nel centrosinistra e il centrosinistra rappresenta compiutamente i ceti produttivi che hanno ormai capito che Spacca parla solo per se stesso e per l’esigenza di pochi di essere rieletti”.
“Le iniziative di Marche 2020 sono sostenute dall’Associazione con il contributo personale ed esclusivo dei propri aderenti, visto l’entusiasmo e il consenso diffuso sul progetto del Partito delle Marche. Nessuna risorsa pubblica viene spesa. Se Favia fa dichiarazioni scomposte per qualche manifesto 6×3 affisso, significa che la paura di perdere fa veramente 90”. Così il portavoce Stefano Cencetti replica al coordinatore di Centro Democratico che aveva sollevato la questione dei finanziamenti alla campagna elettorale di Marche 2020.