La Sardegna ha già detto NO alle scorie nucleari
La consigliera regionale del Centro Democratico, Anna Maria Busia, ripropone con forza la posizione del suo partito e di tutta la Sardegna riguardo allo stoccaggio di scorie radioattive nell’Isola, in seguito alle dichiarazioni rilasciate questa mattina dal ministro dell’Ambiente, Luca Galletti, durante un convegno organizzato a Cagliari dalla Fondazione Banco di Sardegna. «Le affermazioni del ministro sembrerebbero ignorare che riguardo alle possibilità che la nostra Isola possa accogliere siti di stoccaggio o deposito di rifiuti nucleari, la Sardegna ha già detto no a tutti i livelli, istituzionali e non», precisa Busia. «I cittadini hanno espresso la loro contrarietà tramite un referendum, il presidente della Regione, il Consiglio regionale, numerosi comitati e movimenti spontanei, varie associazioni, hanno manifestato senza mezzi termini la contrarietà assoluta dell’intera Sardegna a ospitare nel proprio tettorio siti di stoccaggio delle scorie radioattive», continua la rappresentante del CD. «Tra pochi giorni in Consiglio regionale inoltre sarà discussa una mozione sull’argomento, presentata dai partiti del centrosinistra, con cui si chiede appunto al presidente della Regione e all’assessore regionale dell’Ambiente, di attuare tutte le iniziative opportune e necessarie, affinché, in seguito a un confronto con il Governo nazionale, sia rispettata la scelta presa dai sardi in occasione del Referendum consultivo del maggio 2011, di non volere nel proprio territorio installazioni di depositi e stoccaggio di scorie nucleari», spiega ancora Busia. «Su questo tema non possono esserci tentennamenti né margini di trattativa. Siamo tutti pronti a combattere con ogni mezzo per fare in modo che la volontà dei sardi sia rispettata e che la Sardegna non sia penalizzata ancora una volta da scellerate decisioni adottate lontano dall’Isola, in spregio del volere e dei diritti dei cittadini sardi»