Legge elettorale Sardegna, Centrosinistra: “Doppia preferenza di genere”
Proposta modifica Statuto, ma senza imporre doppio voto
“Il Consiglio regionale deve mettere da parte i particolarismi e inserire la doppia preferenza di genere nella legge elettorale”. Dopo due bocciature della norma nella scorsa legislatura, oggi 14 consiglieri del centrosinistra appartenenti a Centro democratico, Pd, Sel, Rossomori e Partito dei sardi, hanno presentato alla stampa una nuova proposta di legge, prima firmataria Annamaria Busia (Cd), per modificare lo statuto regionale. Il testo, composto da un unico articolo, prevede l’inserimento della doppia preferenza di genere nella scheda elettorale, ma non rende obbligatorio il secondo voto. Non si potranno dare, dunque, due preferenze dello stesso genere, ma si potra’ decidere di esprimerne solo una. “Nessuna imposizione, dunque, ma un’occasione per consentire alle donne di dare il proprio contributo nelle Istituzioni”, spiegano i proponenti. La Sardegna e’ una delle Regioni piu’ indietro dal punto di vista della parita’ di rappresentanza nelle Istituzioni, con appena quattro donne elette su 60 consiglieri. “I tempi sono maturi per riproporre la legge e lo vogliamo fare a inizio legislatura per avere il tempo di approvarla- chiarisce Busia- vista la disponibilita’ del presidente della prima commissione di inserirla nella programmazione dei lavori appena terminato l’esame della riforma degli enti locali. È necessaria una forzatura- continua- per garantire quanto previsto dall’articolo 16 dello Statuto speciale della Sardegna che prevede che la legge elettorale per l’elezione del Consiglio regionale per conseguire l’equilibrio uomini-donne nella rappresentanza, e promuovere condizioni di parita’ nell’accesso alla carica di consigliere regionale”. Anche per Daniela Forma (Pd) “i tempi sono maturi ed e’ emersa la volonta’ dei partiti di garantire un’effettiva pari opportunita’ di rappresentanza”.