Tabacci: “Riforma vera è Rai1 privata e nuovo Auditel”
“Crescerebbe concorrenza e canone potrebbe scendere a 40 euro”
“E’ inevitabile che la politica abbia la tentazione di interferire con la Rai. E’ problema che si poneva prima e che si pone oggi”. Lo ha detto il leader del Centro Democratico Bruno Tabacci intervenendo alla Camera sulla riforma del servizio pubblico.
“Già nel 2007 mi ero permesso di sostenere che per evitare che la Rai come l’Alitalia fosse una mucca da mungere, occorreva fare due mosse: privatizzare Rai1 togliendo il tetto della pubblicità che favoriva Mediaset e consentire l’incrocio tra aziende editoriali e televisione. In questo modo – ha proseguito Tabacci – l’acquisto della prima rete da parte di un editore avrebbe determinato la piena concorrenza del mercato della raccolta pubblicitaria e il canone si sarebbe potuto ridurre a meno di 40 euro all’anno; due reti bastano per la funzione di servizio pubblico. La seconda mossa era la riforma dell’Auditel, che oggi opera in pieno conflitto di interesse e stabilisce il valore della pubblicità. In quel modo la competizione sul mercato della qualità e dell’offerta informativa avrebbe ridotto al minimo il ruolo condizionante della politica. Voterò questa riforma – ha concluso Tabacci – ma dal dibattito complessivo ho l’impressione che si stiano dicendo cose già sentite”.