Elezioni 2016 Basilicata, Centro democrato: “Il Pd convochi un tavolo oppure faremo da soli”
Le elezioni amministrative della primavera 2016 sono la scadenza più ravvicinata per rilanciare la coalizione del centrosinistra al governo dei Municipi recuperando il consenso dei cittadini che non è certamente scontato, specie dopo i primi due anni di legislatura regionale. Per questo Centro Democratico chiede al Pd di definire e concordare insieme, entro la fine del mese di novembre, programmi e candidati sindaci, perché se dovesse prevalere il clima che caratterizza il Pd regionale di contrapposizione tra capicorrente e divisioni interne che si scarica negativamente sulla coalizione innanzitutto appannandone la capacità di dare risposte alle emergenze sociali e ai problemi occupazionali, Cd si riterrà svincolato da ogni impegno e deciderà autonomamente la proposta più idonea a garantire la governabilità dei Comuni. E’ questa la conclusione della riunione dell’assemblea provinciale dei dirigenti della provincia di Matera del Centro Democratico che si è tenuta a Matera alla presenza dell’on. Angelo Sanza dell’Ufficio di Presidenza nazionale, di Nicola Benedetto capogruppo alla Regione e del segretario provinciale Pasquale Stella Brienza.
I comuni della provincia di Matera interessati al voto sono sette: Aliano, Ferrandina, Grottole, Montescaglioso, Oliveto Lucano, Pisticci e Scanzano Jonico. Si tratta – è stato sostenuto dai dirigenti del Cd – di Comuni che hanno un ruolo importante da svolgere nei processi di sviluppo della Val Basento, del Metapontino e della Collina Materana. Inoltre i programmi di Matera Capitale Europea 2019 per produrre benefici diretti ed indiretti sull’intero territorio della provincia di Matera hanno bisogno di sindaci e programmi adeguati altrimenti ogni buon proposito sarà vanificato. Sarebbe un imperdonabile errore sprecare questa opportunità per attrarre turisti e sviluppare l’economia locale.
Cd che nel Materano ha consensi più che consistenti, come è stato dimostrato nelle elezioni regionali e nelle elezioni comunali precedenti, sino a raggiungere circa il 20% in occasione delle primarie per la scelta del Presidente della Regione – è stato evidenziato – avverte il peso della responsabilità di guida dei Municipi e pertanto non è disponibile a svolgere ruoli di secondo piano. Per questo se non ci saranno segnali concreti da parte del gruppo dirigente del Pd, dal primo dicembre prossimo – è scritto nella nota – cominceremo a fare da soli potendo contare su autorevoli rappresentanti della società civile per intercettare la forte volontà di