Banche, Tabacci: no sfiducia Boschi, ma perché Etruria in riforma popolari?
“Istituto era prossimo a commissariamento. Governo fu superficiale, dubbi su Consob e Bankitalia”
“Sono contrario alle sfiducie individuali. Se c’è una responsabilità è del governo nella sua collegialità. E il discorso di oggi del ministro Boschi è stato ineccepibile”.
Lo ha detto Bruno Tabacci intervenendo alla Camera per il gruppo “Per l’Italia – Centro Democratico” sulla mozione di sfiducia nei confronti del ministro Boschi.
“Tra l’altro a proposito di conflitti di interesse c’è stato a lungo alla guida del Paese Silvio Berlusconi e non Piersilvio. Evitare il fallimento delle quattro banche è stato positivo. Ma a inizio anno l’intero governo è stato poco accorto: il 24 gennaio ha approvato la riforma delle banche popolari. Ma i movimenti in Borsa sulle Popolari della settimana precedente del decreto, sono stati definiti dalla Consob “strani”, con una crescita in particolare della Popolare dell’Etruria del 65%. Ma la Consob non doveva indagare su questi movimenti strani? Che cosa ha fatto? Poi – ha proseguito Tabacci – l’11 febbraio 2015, solo 18 giorni dopo, il Ministero dell’Economia, su proposta di Bankitalia, ha sciolto gli organi della Popolare dell’Etruria e l’ha collocata in amministrazione straordinaria. E la Consob ha sospeso il titolo. Se il governo fosse stato informato, o si fosse fatto informare, avrebbe evitato di inserire l’Etruria nel decreto di gennaio. Questo è il punto e l’elemento di superficialità. E può andare bene Cantone per l’arbitrato, ma non può fare tutto. Se Consob e Banca d’Italia hanno evidenziato scollamenti nella loro azione occorre intervenire per rendere più efficaci i controlli”, ha concluso Tabacci.