Due per mille ai partiti: più italiani che danno fiducia a Centro Democratico che a NCD, Scelta Civica e allo storico PSI

Tabacci: “Premiata la nostra trasparenza. Ora anche il tesseramento dal 2 per mille, gli altri ci seguano”

Quasi un quinto di cittadini in più che danno fiducia – e una quota delle loro tasse – al Centro Democratico rispetto al Nuovo Centrodestra che pure può contare sulla visibilità garantita da una fitta schiera di ministri e vice ministri nel governo Renzi. Oltre il doppio di contribuenti che hanno scelto di dare fiducia a Cd rispetto a quanti hanno affidato il 2 per mille della loro dichiarazione dei redditi a Scelta Civica, partito che poco meno di tre anni fa, alle elezioni del 2013, aveva raccolto il 10,5% dei voti in Italia e che ancora oggi conta su 23 deputati alla Camera. E ancora: più cittadini che hanno puntato sul Centro Democratico rispetto a quanti hanno scelto di destinare il loro 2 per mille al Partito Socialista Italiano, nonostante i suoi 120 anni di storia alle spalle a fronte dei 3 anni scarsi di vita di Cd. Sono alcune delle cifre, per molti aspetti anche sorprendenti, che testimoniano l’attenzione e la fiducia raccolte dal partito guidato dal presidente Bruno Tabacci tra i contribuenti italiani, dopo la riforma che ha abolito il finanziamento pubblico della politica, sostituendolo con la facoltà per ogni percettore di reddito di decidere se erogare o meno, al momento della compilazione dell’Unico o del 730, il 2 per mille delle proprie imposte ad un singolo soggetto politico.

I dati, resi noti dal Ministero dell’Economia e Finanze, certificano che sono stati poco meno di 20 mila i cittadini che hanno affidato il loro 2 per mille al Centro Democratico, per un totale di erogazioni pari a 137.873 euro. Più dei 16.700 cittadini che hanno indicato l’Ncd e dei 18 mila del Psi e molti di più, oltre il doppio, dei 9 mila di Scelta Civica.

“Per noi è un risultato importante ma che non mi sorprende – afferma il presidente del Centro Democratico Bruno Tabacci – Da tempo sostengo che occorreva abbandonare l’opacità e gli eccessi del finanziamento pubblico e affidare alla scelta volontaria dei cittadini la decisione se un partito piuttosto che un altro debba continuare ad esistere. Se vogliamo recuperare un rapporto di fiducia tra cittadini e politica dobbiamo lavorare sempre di più sulla trasparenza. Ed è precisamente in questa ottica – prosegue Tabacci –  che per il 2016 intendiamo andare ancora oltre. Abbiamo deciso, infatti, di legare al sistema del 2 per mille anche il tesseramento al Centro Democratico. I cosiddetti “signori delle tessere” rappresentano un malcostume che la politica italiana deve lasciarsi alle spalle. Chi vuole tesserarsi per il Centro Democratico d’ora in poi potrà farlo solo impegnandosi a versare, e poi versando, il 2 per mille. Mi auguro che anche gli altri partiti seguano il nostro esempio, perché solo così non esisteranno più iscritti fasulli ed elenchi fantasma. E solo così la politica dare una prova di voler cambiare rispetto al passato”, conclude il presidente di Cd.

Importi in euro
(1) Dato provvisorio
Il totale può non corrispondere con la somma dei singoli importi a causa di arrotondamenti.

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