Desini: «Si cancelli il marcio dalla sanità sarda»
Finanziaria. Intervento del presidente SDL in Consiglio regionale
«Stop alla connivenza fra politica e sistema sanitario. La giunta cancelli il marcio dalla sanità sarda». Lo ha chiesto a chiare lettere il presidente del Gruppo Sovranità, democrazia e Lavoro, in Consiglio regionale, Roberto Desini, intervenendo questa mattina durante la discussione in aula sull’articolo 4 della legge Finanziaria, quello che parla, appunto, di sanità. «L’Assessore Arru, insieme con la Giunta, sta affrontando un’impresa titanica. Ma io devo ricordare, come ho già fatto in Commissione d’inchiesta, le cose che non vanno nel mondo della sanità», ha esordito Desini nel suo intervento. «Io non voglio assolutamente partecipare ed essere corresponsabile di questa cappa di ipocrisia che avvolge tutta la politica, e intendo dire tutta la politica, perché la condizione in cui si trova adesso la sanità e il suo bilancio è dovuta al fatto che c’è stata negli anni, sia che i governi fossero di centrodestra sia che fossero di centrosinistra, una gestione alquanto scorretta del sistema sanitario», ha continuato l’esponente del Centro democratico. «È palese, ed è sotto gli occhi di tutti, che c’è un’ingerenza da parte della politica sul sistema sanitario. Un connubio e una connivenza tra l’apparato politico e il sistema sanitario, capaci di determinare, in alcune circostanze, dei risultati elettorali quantomeno eclatanti», ha denunciato Desini. «Non voglio partecipare ed essere corresponsabile, anche soltanto con il mio silenzio, a questa schifezza, perché c’è del marcio nella sanità, perché ci sono degli interessi, perché ci sono delle cose che vanno assolutamente fuori dalle regole e fuori dalle leggi. Perché mi dovete dire come possa essere concepibile che alla Asl di Sassari ci siano 120 amministrativi in più del fabbisogno scritto nella pianta organica, ma ci sia una carenza di tecnici di radiologia e di tecnici di laboratorio. Stiamo parlando di sanità, di servizi ospedalieri, e abbiamo più amministrativi che personale medico-sanitario», ha affondato il presidente di SDL. «Allora io denuncio queste cose, le denuncio nella sede preposta che è quella del Consiglio regionale, dove noi non riusciamo a dare le risposte ai cittadini perché metà del bilancio regionale è destinato alla sanità. Voglio che certe schifezze non si ripetano e voglio che il mio governo di centro sinistra di cui faccio parte, e mi onoro di fare parte, abbia un atteggiamento diametralmente opposto e che metta in campo tutte le azioni politiche possibili in modo che questo schifo venga cancellato per sempre», ha concluso Desini.