Femminicidio, Capelli (Cd): Ergastolo in legge come deterrente
Roma, 2 giu. “Dopo l’ennesimo, spaventoso omicidio di Sara Di Pietrantonio, anche diversi colleghi parlamentari sono tornati a ragionare sui mezzi per contrastare o quanto meno punire più adeguatamente il femminicidio”. Lo dichiara in una nota il deputato di Centro Democratico Roberto Capelli. “Ma per quanto sia positiva una nuova presa di coscienza dell’enormità del problema in Parlamento, ammonticchiare altre proposte di legge nei cassetti di Camera e Senato ha poco senso. A inizio legislatura, il 16 maggio 2013, con Bruno Tabacci abbiamo presentato una proposta alla Camera di soli tre articoli che intervenendo su altrettanti articoli del codice penale prevede l’ergastolo per chi uccide persone legate all’omicida nel presente o nel passato da matrimonio o da relazione affettiva, un aumento delle pene per i reati che spesso si accompagnano all’omicidio in questi casi, con la possibilità di arrivare all’isolamento diurno in carcere oltre all’ergastolo e pene più severe anche per chi provoca lesioni alla vittima della persecuzione. Si riparta tutti insieme da qui, senza protagonismi – conclude Capelli – cercando di arrivare finalmente ad un buon risultato normativo che non ha colore politico, ma che sia un deterrente reale. Possiamo farcela in due settimane”.