Genova, Barbieri: tra Regazzoni e Terrile nel PD meglio Doria
GENOVA, 14 lug – Ormai è palese la divisione all’interno del Pd genovese tra chi, come Simone Regazzoni, è ormai più renziano di Renzi e continua a sostenere l’autosufficienza del suo partito nonostante la sconfitta alle regionali e il risultato negativo delle ultime amministrative, convinto che basti sostituire la vecchia classe dirigente del Pd con lui e gli altri “nuovi” per vincere magicamente, e chi come il segretario provinciale Alessandro Terrile pensa che si debba tornare a parlare ai cittadini, realizzando una coalizione di centrosinistra che faccia perno sul Pd ma sappia conquistare consensi anche oltre il suo perimetro. La posizione di Terrile coincide con la nostra – spiega in una nota Antonello Barbieri, coordinatore provinciale di Centro Democratico a Genova – Oggi il Pd non ha più il vento in poppa delle Europee e spiace che Regazzoni non se ne sia ancora accorto. I suoi tentativi continui di dividere anziché unire, accompagnati dagli infiniti attacchi al sindaco Doria, probabilmente perché Regazzoni ha più a cuore il suo futuro politico personale che quello della città, sono masochistici. Le divisioni all’interno del Pd sono talmente profonde che forse è proprio Doria l’unico che può tenere insieme le varie anime del partito alle prossime comunali. Ma per vincerle non basterebbe neppure un Pd unito. Serve una coalizione – conclude Barbieri – mi auguro che si possa lavorare insieme per costruirla”.