UE, Tabacci: “Ripensare UE, governo sia protagonista cambiamento”
“Forse è giunto il tempo di ripensare profondamente questa Europa e si deve ripartire dai diciannove Paesi che hanno in tasca la stessa moneta. È duro dirlo, ma è esattamente così, è una scelta obbligata: senza una spinta federale, almeno di questi, anche la moneta crolla. Lo stesso discorso vale per l’esercito europeo e il ruolo internazionale dell’Europa. Andare in ordine sparso metterà in angolo i singoli Paesi europei”.
Lo ha dichiarato Bruno Tabacci nel corso del suo intervento per il Gruppo DES-CD alla Camera dopo le comunicazioni del Presidente del Consiglio sul prossimo Consiglio europeo.
“Forse è stato un errore l’allargamento accelerato? Mi auguro di no – continua il leader di Centro democratico – ma senza una piena assunzione di responsabilità l’Europa si dissolve. Se i muri, poi, servono per mobilitare i consensi interni a ciascun Paese, siamo condannati alla dissoluzione. Mi auguro davvero che il Governo italiano sia in grado di essere protagonista dopo sessant’anni, come lo fu De Gasperi, con Adenauer e Schuman, nell’immediato dopoguerra. Quella fu una scelta di speranza che consentì ai giovani del tempo di guardare con fiducia al futuro; quella di oggi rischia di essere una scelta di dissoluzione”, conclude Tabacci.