Terrorismo, Capelli: Troppi i detenuti in Sardegna

“La conferma del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che nelle carceri della Sardegna sono detenuti 20 islamici radicalizzati accusati di terrorismo internazionale, la meta’ del totale detenuto in Italia, desta un’enorme preoccupazione. E dire, come fa il ministro, che sono in Sardegna per la modernità dei nostri istituti di pena amplifica, anziché ridurre, tale preoccupazione”. Lo dichiara Roberto Capelli, deputato di Centro Democratico, al termine del question time con il guardasigilli alla Camera. “Si ignora il principio dell’equa distribuzione territoriale dei detenuti più pericolosi, si stipano in Sardegna terroristi islamici come si stipano i mafiosi sottoposti al 41 bis. Si regala all’Isola un triste primato – sottolinea il deputato – quello di dover ospitare il gotha nazionale ed internazionale del crimine e del terrorismo; e non si esclude che i numeri aumentino ancora riaprendo le ex colonie penali. Ora le strutture carcerarie sarde saranno anche moderne, ma la pianta organica della polizia penitenziaria vorrebbe che ci fossero 1.834 unita’ ed e’ stata pensata ragionando solo sulla criminalità comune. Come possiamo stare tranquilli se oggi la polizia penitenziaria ha solo 1.100 unita’, con pochissimi mezzi e ridotta formazione dovendo monitorare giorno e notte decine di boss e terroristi? Mi auguro che lo Stato rifletta su questi numeri e intervenga”.